Cogliamo l’occasione di Taste questo sabato domenica e lunedi a Firenze (dove tra l’altro potete incontrare un manipolo di editor di Dissapore in semi incognito) per parlare di caffè, anzi espresso italiano. Sì perchè tra le millemila cose che qualificano un ristorante deve esserci assolutamente un caffè di livello degno di star sopra e in fondo a tutti gli altri piatti e bevande di una sontuosa cena. 6 minuti forse son pochi per imparare, ma sufficienti per capire che c’è un mondo dentro la tazzina tutto da scoprire. Nel video, degustiamo un caffè con Marco Paladini , vicepresidente INEI, Istituto Nazionale Espresso Italiano. (altro…)
Bevute
Rosso di Montefalco Arnaldo Caprai DOC 2007
Il vino di tutti i giorni o quasi, di un colore ipnotico e pieno, un naso dove la florealità del sangiovese (70%) viene fuori e si mescola alla carnosità del merlot (15%) e la pungente e risoluta presenza del sagrantino (altro 15%). Un vino dal naso composito e interessante ma che è incredibile in bocca per piacevolezza e capacità di dissetare. (altro…)
Grecante Grechetto dei Colli Martani DOC 2008
Color camomilla leggero e cristallino, naso abbastanza intenso di fiore bianco (tiglio, biancospino) poi camomilla, thè, pesca bianca, un pò di sapidità in sottofondo. Bocca corposa e piena, finale quasi dolce che ben si lega alla buona sapidità, persistenza molto interessante e materia purissima, bel vino da prosciutto salato e le crespelle al baccalà…
Dopo il salto, il video della degustazione. (altro…)
Sagrantino Di Montefalco 25 Anni Caprai DOCG 2000
Cambio di registro su 99 e 2000, naso meno fruttato e più etereo con cipria, note balsamiche di cedro e china, ciliegia e frutti di bosco. Bocca molto migliore del naso leggermente reticente, beva notevole con acidità spiccata, tannini ancora giovani ma di bella stoffa. Vino da aspettare con fiducia e gioia.
Dopo il salto, il video della degustazione. (altro…)
Passito di Sagrantino di Montefalco Caprai DOCG 2005
Al termine di un pasto in genere un vino dolce è uno spauracchio per molti. qui invece si ripete il miracolo Sagrantino con i tannini e l’acidità che bloccano gli zuccheri (120 gr/L) e non rendono stucchevole la bocca del vino. Naso di torta alla frutta, ciliegia cotta e note ematiche. (altro…)
Sagrantino Di Montefalco 25 Anni Caprai DOCG 1995
Colore appena granato e ancora rifulgente di porpora acceso, non certo domo al naso parte ridotto leggero e poi si libera con eteree sensazioni di rosa e floreale ben integrato da ciliegie cotte, confettura di mora e mirtilli, quasi un cassis. (altro…)
Sagrantino Di Montefalco 25 Anni Caprai DOCG 1999
Colore vispissimo e residuo porpora evidente, naso carnoso e fruttato, freschissimo (gli dai 5 anni di meno alla cieca), ribes nero e rosso, cannella, liquiriza e tabacco e ginger appena accennato. Bocca ancora freschissima, tannino liscio e sontuoso, ma con residuo di evoluzione interessante, alcol inavvertibile, acidità da soft drink. (altro…)
Collepiano Sagrantino Di Montefalco Caprai DOCG 2006
Ultimo nato e scalciante e impetuoso, naso intenso e avviluppante di mora, prugna e lampone, floreale di viola e liquiriza. Bocca che quasi non si tiene, puntuta e tannica ma da cui ci si lascia graffiare volentieri. tutto sta nell’avere il piatto giusto davanti, per esempio noi sul Capriolo alla mirra e patate dolci ci siamo divertiti parecchio…
Dopo il salto, il video della degustazione e delle note di Marco sulla tipologia di vino. (altro…)
Benvenuto Brunello 2005 (si fa per dire) e grandi Riserva 2004, gli assaggi in anteprima
La difficile annata 2005 si conferma tale nel bicchiere con assaggi innanzitutto difficilissimi da leggere con vini scontrosi, duri e molto corti in bocca. Qualcuno stacca (in genere selezioni o produttori ormai classici come Lambardi, Canalicchio di Sopra, Capanna, Mastrojanni, Fuligni, il Colle, Tiezzi, Madonna delle grazie del Marroneto) dalla massa ma l’impressione è che si dovrà cercare con il lanternino anche quest’anno.Su Intravino qui e qui le note “a pulito” mentre qui sotto trovate i risultati completi.
Molte belle realtà (ma non tantissime) tra le riserve 2004, giustamente molto attese. Qui piccoli capolavori (Sesti Phenomena, Le Macioche, Siro Pacenti, Ugolaia, Ventolaio, Gianni Brunelli) ma molti da attendere ancora almeno 6 mesi per valutarli appieno. Convincenti e fuori dal coro molti “bio” presenti come Piancornello (ottimi i prezzi), Paradiso di Manfredi e Cupano. Considerando che di 2004 da vendere ce ne sarà presumibilmente ancora tanto, la cosa non è tanto sfavorevole, molti dei 2005 sentiti saranno migliori tra qualche mese. Dubbi sul piazzamento delle riserve visti i prezzi sempre meno raggiungibili di molti. in questo senso il vino a Montalcino dal miglior rapporto qualità prezzo resta il Poggio al Vento di Col d’Orcia, di cui viene presentata la straordinaria annata 2001, il migliore di tutti ma un pò fuori gara… (altro…)
Noble at heart, gli assaggi 2006 e 2007 del Nobile di Montepulciano
Commercialmente interessantissimo ma sempre bistrattato da Chianti Classico e dal Brunello, a molti non è chiaro quanto siano cresciuti in qualità i vini di Montepulciano che spesso vantano struttura e aromi da grandi vini e prezzi da fascia media, una caratteristica molto interessante in questa congiuntura.
Certo una denominazione in cui il 40% della produzione deriva da imbottigliatori (spesso senza scrupoli) mantenere la barra dritta e garantire la qualità non è facile. In ogni caso oggi ci riteniamo parecchio soddisfatti tra conferme (Avignonesi, Boscarelli, Dei, Canneto, Contucci), emergenti grandissimi (Bindella, Croce di Febo, Godiolo Le Berne, Icario). Lo stile è sempre variopinto con qualche eccesso ma la strada è quella giusta. Rispetto al Chianti, i 2007 complessivamente ci appaiono meno sfocati e promettenti, grandissime molte riserve e selezioni 2006. Qui tutte le foto e dopo il salto, il consueto stuolo di assaggi da prendere con le molle… (altro…)