fabio cagnetti

Bourgogne Rouge 2015 Sylvaine Pataille a Marsannay

Un fenomeno del pinot nero da cogliere adesso mentre inizia a raccogliere i primi allori, ecco chi è Sylvaine Pataille secondo Fabio Cagnetti. Un perfezionista meticoloso e appassionato capace di cogliere infinite sfumature del pinot nero usando i raspi e tecniche dove mano e consapevolezza sono fondamentali.

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Montagny Prelude 2013 Aladame Bourgogne AOC

Fuori dalle rotte principali dei principali vini della Borgogna ma sempre capace di rapire i sensi con il suo gusto unico, questo Montagni PRelude di Aladame è un ottimo esempio di come si possa lavorare benissimo con il legno (sia in fermentazione alcolica che malolattica) e ottenere un vino che incarna freschezza e frutto dello chardonnay di Borgogna e piacevolezza a 360 gradi in tavola. Il vino viene dell’assemblaggio di due parcelle nel comune di Montagny ovvero Le May e Les Coères.

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Givry 1er Cru Clos Salomon 2014 en magnum

Givry è un comune che ci abituato benissimo negli ultimi anni ad exploit capaci di mettere in discussione gerarchi borgognotte solide e apparentemente incrollabili e questa magnum del 2014 del Clos Salomon pare destinata a fare lo stesso. Fabio Cagnetti per la sua Unicorno distribuzione ci porta questo vino che nasce da un monopole aziendale su calcare oxfordiano di 7 ettari.

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Clos Vougeot AOC Grand Cru 2014 Chateau de La Tour

Nella distribuzione Unicorno di Fabio Cagnetti c’è spazio anche per i miti incrollabili di Borgogna come questo, forse il più grande Clos Vougeot di tutti, una AOC Grand Cru che purtroppo al suo interno presenta diversi vini mediocri non all’altezza del blasone del più grande e famoso grand cru della regione.

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