plastica

Mezzavia Trebbiano IGT Toscana Mazzeschi 2021

Il vino bianco di Gabriele Mazzeschi è sempre stato un sentito omaggio alla Toscana più autentica e rilassata, capace di farti sentire a tuo agio in un attimo e regalarti emozioni e piacevolezza senza troppi pensieri. Non fa eccezione l’annata 2021 che nel bicchiere è fresca piccante, sapida e sottilmente gessosa mentre la parte del leone la fanno note bianche floreali fresche e accattivanti con la malvasia a dare note dolci di frutta quasi tropicale.

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Caravanserraglio “Non gettare le plastica nell’oceano” Cortona DOC syrah 2016

La seconda uscita della syrah, anzi, del syrah (al maschile) di Sebastiano Pieroni e il suo Caravanserraglio mostra muscoli e intensità senza dimenticarsi la piacevolezza di beva e ricercatezza formale. Nasce in acciaio e tanta bottiglia e con una doppia vendemmi con una parte di uve portate a maggior maturazione e concentrazione ma la scelta di lasciare un filo di volatile compensa il rischio di un vino troppo ricco. Il risultato è un vino affascinante speziato pepato quanto deve essere un syrah in queste zone ma senza i suoi eccessi.

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Commendatore 2020 Syrah IGT Toscana Gabriele Mazzeschi

Gabriele Mazzeschi prosegue la sua crescita ed evoluzione attorno alla syrah e produce con questa edizione del Commendatore (vino dedicato al nonno che aveva le sue stesse iniziali) il vino più femminile ed elegante di sempre della sua produzione. Colore tenute , per essere una syrah 100%, ed invitante , sentori che ricordano sia la campagna toscana per floreale di campo e frutta rossa matura e che riecheggiano il Rodano con ribes nero e ovviamente una nota pepata ben dosata e invitante.

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Caravanserraglio ”Non gettare le plastica nell’oceano” Trebbiano Bianco IGT Toscana 2020

Il lavoro di Sebastiano Pieroni e il socio Giulio nel mondo del vino è sempre stato in linea con il rispetto della natura a dispetto della scritta “viticoltura aliena” che compare provocatoriamente in etichetta. Questo trebbiano si rivela bianco decisamente interessante per come intercetta le nuove istanza di importanza e ambizione di questo vitigno in Toscana e per come cerca di muoversi sul filone della naturalezza senza cadere nei suoi stereotipi.

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Yann Chave Crozes Hermitage “Le Rouvre” AOC 2019

Il Crozes Hermitage di Yann Chave cresce anno dopo anno e si rivela spesso uno dei migliori vini di questa denominazione in cui è importante saper scegliere. In particolare Le Rouvre 2019 nasce da syrah 100% da vigne di età attorno ai trentanni, completamente diraspate e fermentano in demi-muids (600 lt). L’ispirazione sono la tradizione e la naturalezza senza forzature per ottenere eleganza. Impressiona il colore impenetrabile e profondo in cui è bellissimo perdersi.

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La cucina per la syrah

Paolo Gori ci racconta come cucinare per esaltate la syrah (o il syrah, nei casi più decisi…) usando le ricette toscane. Per esempio cucinando il cinghiale usando tre pepi in diverse versioni dal nostro classico nero al quello del Sechuan (per quanto pepe impropriamente detto)  per esaltare i lati differenti di questo vitigno a seconda di dove viene coltivato.  Ma la serata ha visto di scena anche il trebbiano toscano che nelle sue ultime uscite mostra grinta e carattere capaci di risolvere situazioni particolari con soprassata, carciofi e grassezza da uovo molto spiccato.

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Venerdi 18 febbraio la Syrah in scena! Dal Rodano alla Val di Chiana e Cortona con cinghiale e spezie

Eccoci all’appuntamento annuale di approfondimento sulla syrah dal Rodano alla Val di Chiana e Cortona, un’ altra puntata del confronto tra grani territori sempre più vicini come filosofia e impronta grazie ai suoi nuovi interpreti. Di scena  stavolta “Non gettare la plastica negli oceani” con il suo bianco e rosso Cortona, Gabriele Mazzeschi con i suoi Mezzavia e Commendatore e come confronto importante Jann Chave dal nord del Rodano con il suo cru Crozes Hermitage”Le Rouvre” .

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Averli Sport Wagon, il modo più figo di trasportare il vino?

Mi arriva a casa un esemplare della gamma Averli, quella con i porta vino denominati “sport wagon” “sidecar”, “boxter” e via macchinando per far capire dove devono essere usati. Ovviamente sono uno che ha sempre dalle 3 alle 6 bottiglie in giro per l’auto, in genere infilati nei posti più assurdi quindi un aggeggio che mi faceva comodo in effetti. Provato su strada, anzi su auto, mantiene quasi tutte le promesse. (altro…)