Un rosato perfettamente in linea con le aspettative dell’appassionato Taittinger ovvero delicatezza di gusto ed eleganza prima di tutto. Note dolci di frutto rosso maturo, lampone appena raccolto e fragola, melograno e leggere tostature, note di pane grigliata e balsamico lieve il tutto evidenziato dalla bollicina lievissima e cremosa che invade il palato. (altro…)
Andrea Gori
Roots – radici toscane vi porta nel bosco in cerca di ricette: sapete come cucinare i tuberi?
E’ il 1944, i giorni sono quelli del famigerato Eccidio di Civitella in Val di Chiana (AR) quando dodici bambini e una madre si nascondono nel bosco per sfuggire alla guerra e per 15 giorni si nutrono dei frutti della terra. Oggi, 2015, sei chef reinterpretano i frutti del bosco in piatti gourmet. Un’esperienza nuova vissuta alla ricerca di nuovi sapori ed emozioni che ci ho portato realmente nel bosco armati di torce (vere) in cerca delle radici del sottosuolo toscano reinterpretati dalle preparazioni di Tosco Bosco ed esaltati dal talento di un gruppo eterogeneo di chef. (altro…)
Anselmi Bianco San Vincenzo 2013, il territorio del Soave e la mineralità
Nonostante la presenza di Chardonnay e Sauvignon ecco un vino che racconta la mineralità sottile del Soave fatta di tocchi di mandorla, di zafferano, tocchi di affumicati e umami diffuso. (altro…)
Taittinger Comtes de Champagne BdB 2005
L’iconico vino prodotto dal 1956 in sole trenta edizioni è il non plus ultra dell’amore di Taittinger per lo Chardonnay, uva che proprio uno dei “Comtes” pare abbia portato in Francia dal lontano oriente a metà del XIII secolo. Sia come sia, di certo questo è uno dei più grandi Champagne bdb di ogni tempo e lo dimostra già dal naso sfaccettato e poliedrico che esplora ogni piega e sfumatura di questa uva dalle note più citrine e pompelmose fino a quelle, per adesso appena accennate, di miele e zafferano nonchè di pasticceria passando per il popone, la mirabella, l’albicocca, l’alchechengi, il rabarbaro, il ribes bianco, il tutto condito con pepe bianco, timo e salvia. (altro…)
Agrumi e nocciole, lieviti e pasticceria: l’alchimia del metodo classico
L’esperienza sensoriale delle bollicine ci racconta tanto di un vino a partire dalla sua storia, dalle uve che lo compongono ma soprattuto alla mano dell’uomo che lo accompagna nella sua nascita e nella sua crescita. Ma ci racconta anche di come questi piccoli prodigi di piacevolezza non nascano per caso ma per la precisa volontà umana di raggiungere un’eccellenza nel piacere e nella soavità delle sensazioni. I metodo classico e i metodo martinotti che abbiamo nel nostro paese raccontano meraviglie e passioni ma soprattutto sono un terreno ideale per coltivare le nostre esperienze e capire come mai la combinazione di agrumi, sapidità nocciole e note di panificazione sono così irresistibile per noi. (altro…)
White Label I Balzini 2009 Igt Toscana
Annata calda e siccitosa ma non in Val d’Elsa dove la maturità dei frutti è arrivata senza troppi patemi. Naso avvolgente e bellissimo dove cabernet e sangiovese duettano alla grande a dare un vino suadente e ricercato ma dotato di una forza notevole sia per tannino che per intensità olfattiva che attinge dal fascino del sangiovese e del cabernet in ugual misura. (altro…)
La mineralità del vino, una degustazione esperenziale per capirci di più
Da Eataly Firenze è andata in scena la seconda delle tre degustazioni esperienziali che cercano di raccontare un vino assaggiando e annusando gli elementi reali che costituiscono i descrittori classici di alcune tipologie di vino. Stavolta in scena c’era la mineralità (tema dibattutissimo negli ultimi anni, vedi anche questo mio articolo su Business People e il convegno durante l’ultimo Vinitaly ospiti de Il Soave) con il suo corredo di profumi amplissimo e spesso incomprensibile ai non addetti ai lavori. Ma come mai questi profumi sono così importanti e così in grado di definire un vino come vino di qualità artigianale contadino e di terroir? Scopriamolo partendo da alcune ricerche neurofisiologiche… (altro…)
La storia di Bugialla, vigneto di Radda
Quella del Bugialla, il vecchie vigne di Poggerino a Radda in Chianti, è una storia bella, contadina e sognatrice, di quelle che fa sempre piacere ripercorrere e scoprire nel bicchiere. Un vino che non esce mai abbastanza nelle degustazioni comparate perché particolare, vivace ma anche molto reticente e chiuso sulle prime. Ci mette un po’ ad uscire, ma quando viene fuori sa parlare un dialetto molto particolare. Ecco perchè una degustazione verticale delle annate più significative è stata davvero illuminante per raccontarcelo. (altro…)
Vip e cucina ardita, mestiere e teste calde: Mimmo e Davide Zunino a Milano si raccontano su Business People di Giugno
Vero che Milano forse non sta raccogliendo tutte le soddisfazioni che credeva come indotta da Expo 2015 ma è anche inconfutabile che mai come oggi nella città meneghina si è assistito ad una fioritura di locali e proposte così ricca! In questo panorama le vecchie volpi del mestiere sanno sempre come navigare e aggiornarsi e da tempo c’è un locale che ha fatto parlare di sè e non solo per le frequentazioni vip ma anche per la cucina talentuosa e coraggiosa (visti i numeri…) di Davide Zunino. Scopriamoli entrambi, chef e patron, su Business People di Giungo ora in edicola! (altro…)
La mineralità nel vino con Valter Massa, un’esperienza
Un vino d’ingresso ai Vigneti Massa ma ideale per capire come mai Timorasso e Mineralità sono diventati sinonimi ed entrambi capace di toccare corde intime e primigenie del degustatore di oggi. Ecco il video della degustazione andata in scena durante la serata esperenziale da Eataly Firenze. (altro…)