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La Val di Cornia di Bulichella Tuscanio Bianco e SolSera Rosa da Syrah 2021

Vermentino Tuscanio e Solsera rosato da uve syrah sono i due omaggi al mare di Bulichella, freschi pimpanti e con quell’idea iodata e marina che li rende incantevoli anche lontano dalla costa su Seppie e Ceci di Paolo Gori in trattoria.

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Quercegobbe Merlot Igt Toscana 2019 Petra

Da sempre il vino più amato di Petra per quel suo essere dolce e invitante ma anche su sto ferroso ed equilibrato, questo Merlot Quercegobbe è Ampio e dolce di fragole pepe lamponi e succo di visciole, al gusto regala ribes nero, mirtillo e succo, note di legno e tostature appena accennate. Il sorso è piccante e ricco dal finale inaspettatamente agile e distinto. Uno di quei vini che conquistano la tavola in maniera trasversale senza dispiacere neanche a chi non ama il vitigno in maniera particolare, soprattutto sul risotto al piccione di Paolo Gori!

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Montecristo Igt Toscana 2016 Bulichella

Il vino più importante di Bulichella è proprio Montecristo che prende il nome dall’isola che si può intravedere dalla Val di Cornia in giornate limpide. Nasce da Cabernet, Merlot, Petit Verdot guidate in cantina da Luca d’Attoma. Dopo qualche anno in bottiglia (questa 2016 è uscita due anni fa) sviluppa un bouquet straordinario e potente, sfaccettato e di roboante frutto che con il passare dei minuti pare stendersi e rilassarsi. (altro…)

Nubio 2019 Petricci e del Pianta Cabernet Sauvignon

Un Cabernet di spessore e impatto questo Nubio di Petricci e del Pianta, tanto balsamico e frutto di sottobosco fresco e che mette golosità di berlo. Ingresso di impatto e struttura , resa più fine da rimandi balsamici di alloro ed eucalipto . (altro…)

Petra 2019 Igt Toscana

Petra , grand Vin dell’omonima tenuta a Suvereto, Val di Cornia, sfrutta l’Annata grande e grandiosa nei fatti con una intensità aromatica prorompente, frutto fresco mirtillo ribes nero, oliva, viola candita e rosa marocchina , al contempo note scure di musk, carrube , mallo di noce e macchia mediterranea spalmata su legno nobile di scatola di sigaro (legno di cedro).

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Venerdi 17 marzo Ornellaia e Cinghiale!

Torna la serata dedicata al principe dei vini di Bolgheri con il piatto più impegnativo della cucina toscana preparato da Paolo Gori, il cinghiale in dolce e forte! Ma non sarà l’unico abbinamento goloso della serata…

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Oliviera Chianti Classico Campo di Mansueto 2019

Fresco pimpante eppure dotato di una bellissima nota fruttata classica del territorio, il Castello di Mansueto esalta sangiovese e ciliegiolo con note di marasca, ciliegie e fragole. Poi lamponi e ribes rosso fino a tocchi di viola e lavanda. Sorso agile e fresco con acidità pulsante e allegra che mette ancora in maggior risalto il bel frutto.

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Complicità Chianti Classico Assolo 2018

La “Complicità” è quella che lega la proprietaria Cinzia Manca a Sandro Bandini di Oliviera quasi dirimpettaio ma un progetto originale e unico a Corsignano, sottozona UGA Vagliagli del Chianti Classico. L'”assolo” è invece del sangiovese qui in purezza. L’esordio nella riserva (dopo la prima “annata” che ha esordito 2017) è fulminante e intenso, passionale ricco e dotato di grazia femminea rarefatta. Al sorso ha grinta struttura e tannino ficcante e saporito ma mai aggressivo.

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Fattoria l’Aiola Chianti Classico Riserva 2018

Un vino di struttura e potenza ma anche eleganza e finezza che unisce vigne di Radda a quelle di Vagliagli unendo quindi freschezza e acidità alla polpa di Castelnuovo Berardenga. Naso di mirtilli e more di rovo, confettura di marasche , caramello, cannella, chiodo di garofano, refoli mentolati e di incenso misti a carrube e sottobosco. I 24 mesi di legno asciugano un poco il sorso ma al contempo donano tannino serrato capace di districarsi in abbinamenti di sostanza come cari in umido.

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Bindi Sergardi Chianti Classico Ghirlanda 2019

Un Chianti Classico d’annata superbamente incorniciato e impreziosito in maniera da rispecchiare Vagliagli ma anche il particolare suono su cui poggiano le radici. Le uve del Ghirlanda crescono su terreni di galestro di alberese e come dice il suo nome. La Ghirlanda per Bindi Sergardi è coronamento, ornamento, celebrazione, abbraccio. La Ghirlanda è inoltre il bosco a forma tondeggiante che circonda i vigneti di questo vino. Al naso è ricco e intenso, marasca, viola candita, lavanda e ibisco, poi tabacco e lievi tocchi fumè su un tappeto di spezia fine. Sorso di bella sostanza e croccantezza, frutto ben maturo ma anche tannino e acidità a tenere botta e condurre il sorso verso lidi di bella complessità. (altro…)