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L’arte dell’assemblaggio nello Champagne, un esempio in musica

Per spiegare cosa significhi realizzare una cuveè in Champagne e come le sfumature del terroir si possano manifestare in un vino si può ricorrere ad una formula oppure si può anche essere più poetici e nel mio caso durante l’esposizione alla finale italiana del Concorso Ambassadeur de Champagne 2011, ho fatto ricorso ad un esempio musicale. Un esempio capace di far capire come Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier possano suonare in maniera diversa a seconda del terroir e dei cru dove crescono e contribuire a quella armonia unica e particolare delle grandi cuvèe.

Ma anche e soprattutto delle cuvèe che rappresentano l’anima dello Champagne, non necessariamente costosissime e irraggiungibili. (altro…)

L’Ambassadeur de Champagne pour l’Italie c’est moi!

Faccio ancora fatica a crederci ma ce l’ho fatta! E ora Epernay per la finale europea! Un grazie al CIVC per avermi sopportato anche quest’anno e complimenti a Maurizio Zanolla e Andrea de Agostini splendidi secondi posti che sulla Champagne hanno dimostrato di saperne anche più di me… (altro…)

Montebrullo Sangiovese di Romagna Superiore 2007 Costa Archi

Rosso potente e brillante, opera di Gabriele Succi dal vigneto omonino, con naso squillante di marasca fresca che pare voglia uscire dal bicchiere. la punta di alcol è appena avvertibile ma è ben integrata senza sembrare un difetto. Si avvertono note di tamarindo, nocciole e un filo di mandorla, poi tabacco e cannella. (altro…)

Barberani Villa Monticelli Moscato Passito 2007

Da una zona classica e famosa da sempre per i suoi vini dolci come Orvieto ecco uno dei due gioelli dolci di casa Barberani. Meno noto del Calcaia (il muffato di casa) il Villa Monticelli è capace però di vette aromtiche di una suadenza incredibile che lo rendono perfetto da sorseggiarsi al tramonto. (altro…)

Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Rita Mulas e il terraforming del Carignano del Sulcis a Portoscuso

Rita Mulas in qualità di direttore tecnico Convegni della Villa Medicea che ogni anno ospita il Convegno  ha l’onore di aprire la mattinata e insieme al prof Scalabrelli Università di Pisa ci presenta il  Progetto pilota del Polo del Carignano a Portoscuso, un esempio di come la biodinamica possa diventare una parte importante nella bonifica e riqualificazione di un sito degradato da attività industriali minerarie ma non solo. Istruttivo e in parte triste come sempre vedere certi obbrobri ed errori, ma un progetto che ci da un carico di ottimismo per il futuro. (altro…)

Convegno Biodinamica Cerreto Guidi | Lisa Granchi e la Fermentazione vinaria spontanea: quali lieviti costruiscono il terroir?

Tema annoso e dibattuto quello dei lieviti in vinificazione con la grande “moda” dei lieviti autoctoni in risposta ad anni di lieviti selezionati e prefabbricati dall’industria. Ma che cosa si intende davvero per autoctono e come mai non è così facile stabilirlo ce lo ha spiegato Lisa Granchi dell’Università degli studi di Firenze alla Facoltà di Agraria Dipartimento di Biotecnologie Agrarie Sez. Microbiologia. Il tutto a partire dall’acino d’uva e la sua naturale predisposizione a diventare vino fino alle selezioni in cantina che determinano il vero “gusto” di un vino, spesso più di una cantina che di un territorio. Vediamo come. (altro…)

Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Stefano Mancuso e la comunicazione nelle piante

E se sulla terra avessero vinto i vegetali? E se la nostra accezione dispregiativa di “vegetale” dovesse essere completamente ripensata? Stefano Mancuso, direttore LINV Laboratorio internazionale di Neurobiologia Vegetale  ha prodotto un intervento illuminante che ha posto la platea davanti a nuovi scenari e ad un modo diverso di guardare al verde che ci circonda.

Non necessariamente un mondo più rassicurante però… (altro…)

Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Daniele Maestri, il corno letame ante litteram e la sapidità dei vini bio

Tra gli interventi della mattinata al Terzo Convegno di Biodinamica a Cerreto Guidi,  illuminante la presenza di Daniele Maestri che ha raccontato non solo i retroscena e i migliori assaggi dello speciale Biodinamica presentato sul penultimo numero di Bibenda ma che ha ripercorso alcune sue avventure da bimbo per mostrarci come la biodinamica non sia qualcosa di così fuori dal mondo nè di così esoterico. Da scettico e da degustatore, un punto di vista da leggere e gustate riga dopo riga che dà ragione a chi sostiene che tutti i grandi vini che sono espressione forte di terroir sono in qualche misura “biodinamici” anche senza manifestarsi e proclamarsi come tali. (altro…)

Terzo Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Leonello Anello e l’astralità della pianta

Ormai Anello non si nasconde e parla da “adulti” senza paura di essere preso per un santone o un esoterico. Nelle sue parole ci sono convinzione nei propri mezzi ed entusiasmo che viene dalle riprove pratiche delle applicazioni di un certo tipo di coltura e  di vinificazione. Del resto il movimento si allarga e qualche risultato straordinario nei vini , oltre a quello ambientale, si comincia a vedere. Per il consumatore  medio sentir parlare di energia e astralità e volontà della pianta può non essere importante ma per chi ha a cuore il nostro ecosistema, dovrebbe trovare 5 minuti per ascoltarlo e per capire che forse la tradizione di molti coltivatori ha sempre funzionato e sempre funzionerà, perchè “naturalmente” in sintonia con la natura e un certo modo di partecipare all’energia complessiva del vigneto. (altro…)