Armand Heitz riprende in mano il Domaine di famiglia dal 2012, un domaine nato nel 1980 con Brigitte e Christian Heitz con l’aiuto della maison Joseph Drohuin per le prime vinificazioni e che oggi ha cantina propria e vinifica ben 7 ettari tra rossi (Pommard e Volnay) e bianchi (Chevalier e Chassagne). Le vigne oggi sono oggi in biodinamica, un pallino di Armand cui tiene particolarmente, vinificazione attenta in legno e poi affinamento in bottiglia il più lungo possibile. Chassagne Montrachet è famosa per i vini più salati e austeri contrariamente a Puligny con la sua freschezza profumata e Mersault più solari e brillanati. Questo la Maltroie è première cru raro e intrigante che prende il nome dal latino“”Marturetum” che richiama il fatto che questa parcella si trova sopra un antico luogo di supplizio risalente al IV secolo dopo Cristo ma molto probabilmente usato anche come luogo di esecuzioni nei secoli successivi.
Il vigneto si trova a 240-255m di altezza su suoli rocciosi e argillosi ben drenati con l’esposizione classica sud est. Ci sono argille grasse e compatte con pietroni grigiastri su una placca giurassica più dura e biancastra in alto e più tenera in basso. I rossi sono molto freschi e floreali mentre i bianchi sono armoniosi e spigliati con drupe mature e punta di miele e frutta secca. Sferzata iniziale nel bicchiere di affumicato e pepe bianco, sale e toni balsamici bellissimi di anice, sambuco, finocchio selvatico che esaltano il frutto di mela golden, senape e mostarda di Digione. In bocca si esalta per il carattere tagliente e sapido e una sensazione quasi tannica che lo rende perfetto per carni anche importanti e piccanti come la scompiglia toscana preparata da Paolo Gori. E nel mentre prosegue il suo viaggio gustativo che rivela a starti il pompelmo, la vaniglia, le nocciole tostate, limone e tensione finale palpabile e affascinante per un vino giovanissimo ma già affascinante.