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Ornellaia Bolgheri Superiore DOC 2021

La generosità scelta come nome identificativo dell’annata per Ornellaia 2021 è incarnato in un vino splendido che va subito a mettersi tra i migliori mai prodotti a Bolgheri in questi primi 30 anni di storia. Il vino è una cuvée di Cabernet Sauvignon (finito di raccogliere a ottobre), Merlot (prime due settimane di settembre), Cabernet Franc e Petit Verdot perfettamente maturo è di una complessità rara ma sempre elegantissima siapur a tratti debordante. Cassis, more di rovo, macchia mediterranea, ligustro, alloro, timo, ginepro e una idea precisa di eucalipto a snellire tostature e doni appena dolci. La bocca è di una soavità rara che commuove e fa sobbalzare al primo assaggio tanto è delicatamente intenso nel suo incedere. Lunghezza e intensità del tannino sono perfetti e corroboranti e ovviamente si esprimeranno al meglio se bevuto da solo tra qualche anno ma anche oggi decantandolo e aiutandosi con il cinghiale in dolce e forte di Paolo GOri regala una serata magica. (altro…)

Pakravan Papi Malvasia IGt Costa Toscana 2022

Una sfida insolita la malvasia in purezza in versione secca anche in una regione dove è coltivata da secoli per il vin santo eppure questa edizione da parte di Pakravan Papi merita eccome di essere assaggiata! Siamo a Riparbella in provincia di Pisa ma nell’entroterra livornese con il mare sullo sfondo e un microclima da montagna, ecco perché risulta fresca e godibilissima. Agrumi, aranci e mandarino prendono la scena mentre sul fondo si avverte salmastro, resine e un’idea di iodio .

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Famiglia Zingarelli Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2019

Ormai al decimo anno sul mercato questa Gran Selezione che è stata fra le prime ad essere rilasciata sul mercato per questa tipologia con la 2009. Annata bella questa 2019, di quelle che forse non ricapiteranno mai più e che possiamo cominciare a goderci senza troppi patemi. Al naso ha subito una impronta elegante ma di concentrazione importante. Si sente il territorio, il microclima fresco, belle note di viola e rosa prima che il frutto rosso tra ciliegia, mela rossa, squillanti , poi tabacco, oliva tostata, legno bello e misurato. Un vino sicuro, deciso, asciutto e floreale con grande passo al palato dove si possono godere della bella succulenza di amarene, cacao e arancio, vino luminoso e avvolgente con un tannino ben estratto e ben presente.

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L’Aja Bruciata Vermentino Maremma DOC 2022 Andrea Zingarelli

Un progetto ambizioso questo di Andrea Zingarelli di produrre un grande vermentino di alto lignaggio e capace di sfidare il tempo dalle tenute maremmane di Rocca della Macìe. Il progetto si inserisce a pieno nella svolta di questa azienda verso la qualità intrapresa negli anni 2000 e lo fa dedicando attenzione e profondità ad un vitigno troppo spesso usato in Toscana per vini ruffiani da spiaggia o poco più. Qui invece, complice il suolo (una vigna di 5 ettari su suoli di tessitura franco sabbiosa, con la presenza di arenarie quarzose) il microclima e l’uso francese delle fecce fini a lungo portano ad un vino elegante e distinto che si fa ricordare.

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Pakravan Papi Cancellaia Igt Toscana 2019

Il fascino di Bordeaux risuona forte in questo vino pensato per esaltare la freschezza delle colline di Riparbella ed esaltare al contempo il frutto che queste uve possono dare sulla costa Toscana. Naso in effetti sontuoso e voluttuoso, mirtillo, ribes rosso e nero, spezia e menta, olive in tapenade. Il sorso è acceso e voluttuoso, con bei toni dolci ma ben contrastati al palato.

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Pakravan Papi Serra de’ Cocci Igt Toscana 2021 chardonnay

Lo spunto secondo Leopoldo Papi era il Mersault della Francia, terra di origine della madre e punto di ispirazione per produrre uno chardonnay toscano nell’animo ma appunto borgognone per riferimento stilistico. Qui l’operazione a Pakravan Papi riesce piuttosto bene con il terroir di Riparbella che esalta vitigno e microclima fresco a dare note intense di gelsomino, pesca, mandorle , ribes bianco, canfora anice, rosmarino.

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Lanfora Grignolino d’Asti Doc 2021 Montalbera

“Vino anarchico testabalorda” lo definiva Veronelli, e Gianni Agnelli lo beve mischiato allo champagne come aperitivo estivo. Oggi il grignolino dopo anni di difficoltà esecutive e di posizionamento di mercato pare aver centrato il punto e fatto breccia nei bicchieri degli appassionati di vino piemontese e non solo. Questa edizione 2021 di Monoalbero usa l’anfora per ammorbidire il tratto tannico spesso eccessivo e allargare la componente aromatica, riuscendoci benissimo. Note di rosa, mirtillo, melograno, lamponi in confettura, terrosità piacevole e sorso mai banale con note immediate godibili e altre più ricercate compreso pepe nero, liquirizia e cuoio e vena eterea molto pronunciata.

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Venerdi 15 Marzo i cru di Rocca delle Macìe tra Maremma e Chianti Classico in trattoria

Si prospetta una serata davvero sfiziosa quella prossima con Andrea Zingarelli con i cru di Rocca delle Macìe , la storica azienda di Castellina in Chianti che in Maremma è sempre stata protagonista con il Morellino e ora fa sul serio anche sul vermentino con un cru di altissimo livello, ovvero L’Aja Bruciata da una vigna di 5 ettari su suoli di tessitura franco sabbiosa, con la presenza di arenarie quarzose. Lo accompagnerà una  verticale della Gran Selezione Sergio Zingarelli 2010-2019, cru ormai storico ottenuto dal vigneto le Terrazze a Castellina , posto ad una altitudine media di 330-340 slm, terreno franco-argilloso, molto calcareo e ricco di scheletro; argilla 35%, limo 37%, sabbia 28%.. In abbinamento un grande menu a cura di Paolo Gori che metterà in evidenza le sfumature dei vini.

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Il mio Nudo Langhe DOC Chardonnay 2022 Montalbera

Dai vigneti delle Langhe di proprietà di Montalbera arriva questo classicissimo chardonnay di buona complessità e grande piglio fruttato accattivante. Al naso lieve tropicale, tanto agrume e quel mix di burrosità e affumicato che stuzzica l’immaginazione quanto basta da renderlo un piacevole aperitivo ma anche capace di reggere carni anche importanti, il passaggio in legno fa il suo dovere allargando la sua gamma di aromi, irrobustendolo senza appesantire.

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Ridolfi Brunello di Montalcino 2018

La 2018 a Montalcino è considerata un’annata complicata ma vista in prospettiva freschezza e basse temperature davano la possibilità rara di puntare su vini eleganti fini e sottili senza il peso e la struttura di altri millesimi. In questo Brunello di Ridolfi 2018 l’equilibrio è decisamente riuscito con naso di ribes nero, fragole in confettura carrube, frutta di bosco, poutpourry floreale, note di macchia mediterranea, pepe, resine.

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