Biodinamica e vini naturali

Il pinot nero parla toscano

Misterioso e affascinante, sottile e trasparente eppure energico mutevole e sensibile nei confronti del luogo dove cresce, capace di sprigionare i profumi più arditi e sensuali del mondo del vino ma allo stesso tempo l’uva più complicata al mondo da coltivare e vinificare nel modo migliore: è facile capire come mai il pinot nero abbia un posto così speciale nel cuore di tutti gli appassionati di questa bevanda. E la Toscana poteva forse tirarsi indietro in questa sfida? In edicola su Business People di Settembre trovate una rassegna piuttosto completo sul tema…

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Caiarossa 2010 Igt Toscana

Un vino bandiera, alla maniera dei grand cru bordolesi, questo complesso assemblaggio di Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Syrah, Sangiovese, Petit Verdot e Alicante che ormai da qualche anno cerca di ritagliarsi il suo meritato spazio tra i grandi toscani della costa. Questo Caiarossa 2010 è in forma strepitosa oggi dopo il giusto affinamento in bottiglia e mostra un colore ancora vitale e pronto e tanta piacevolezza a partire dal naso complesso e sfaccettato ricco di nervature ancora porpora e fresche.

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Estate, tempo di vini austriaci! Le nostre scelte su Business People di Giugno 2018 in edicola

L’Estate è ovviamente tempo di vini bianchi ma per cambiare le vostre prospettive ed essere originalmente gourmet cosa di meglio che guardare ad un paese vicino che si è imposto sul mercato come uno dei produttori qualitativamente più importante per questa tipologia? L’Austria in Italia non è molto diffusa con i suoi vini ma è un vero peccato: il particolare clima e la sua posizione in mezzo all’Europa ne fanno una naturale prosecuzione dell’Alto Adige che punta da un lato verso la Germania (Mosella e Rheingau i riferimenti) e dall’altro verso l’Europa orientale dei rossi. Su Business People di Giugno in edicola trovate una nostra nutrita selezione per cominciare a farvi un’idea…

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Brandini Barolo DOCG 2012 La Morra Biologico

Un classico e intramontabile Barolo de La Morra, tradizionale assemblaggio che riesce a mettere in evidenza il carattere fruttato rotondo e saporito dei Barolo di questo comune. La famiglia Brandini è tra le poche e tra le prime a proporre un Barolo biologico e la fragranza e la piacevolezza del frutto sembrano in effetti avere una marcia in più con una continua sottolineatura del bel fruttato di bosco, confettura di fragole e lamponi e le note balsamiche di incenso rose e lavanda a rincorrersi nel naso.

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Oro di Caiarossa Igt Toscana 2014

Ecco un passito che nasce con la voglia in realtà di essere un muffato quando le circostanze lo permettono…e in questa 2014 con una vendemmia condotta a metà novembre su uve sane, ben passite c’erano anche tracce importanti di muffa nobile. Protette da una comunità di poiane che tengono lontani i volatili e recenti che le nascondono a cinghiali e caprioli le uve di petit manseng biodinamiche di Caiarossa portano ad un vino ambrato con note invitanti di frutta secca come albicocche e agrumi ma sempre punteggiate da pepe bianco, iodio e note ferrose classiche dei muffati a riecheggiare sauternes e vini simili.

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Brandini Barbera d’Alba DOC Superiore Rocche del Santo 2016

Tra i vigneti di proprietà della famiglia Brandini c’è anche un ettaro scarso a Barbera che viene dedicato a questa Barbara d’Alba Superiore che prende il nome dal toponimo Rocca del Santo. Il vino è ricco e intenso come si confa alla tipologia e il profumo fruttato di bosco è intenso e cangiante con una bella nota ricca di spezzatura naturale che va dalla vaniglia al pepe passando per note mediterranee di macchia e tocchi balsamici.

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Brandini Le Margherite Langhe DOC Arneis 2016 Biologico

Il caro vecchio “arnese” piemontese bianco sta crescendo moltissimo nella considerazione di appassionati e sta diventando uno dei bianchi più ricercati d’Italia suscitando reazioni sempre più positive. Ben diverso dal vicino Roero Arneis, l’Arneis nelle Langhe ma meno acidità incalzante ma uguale capacità di sedurre con note floreali fruttate e speziatura delicata, tra iris, biancospino, anice e tocco di vaniglia ed erbe aromatiche.

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Voltumna Zeno Toscana IGT 2015

Il vino più conosciuto di Voltumna è questo “Zeno”, nato nel 2010 per voler unire sangiovese e pinot nero vinificati separatamente. Ma il risultato non era molto convincente e quindi Marzio ha pensato di invece di operare un taglio a livello di vino di cominciare ben da prima a unire le due varietà in maniera sinergica. Utilizzando la differenza di età di maturazione delle due uve si decide di vendemmiare il pinot nero nel suo momento (in genere fine agosto, quasi un mese prima del sangiovese). A fine fermentazione del pinot nero si raccoglie sangiovese in leggero anticipo su maturazione completa e lo si fa partire nel pinot nero a fine fermentazione.

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Pergolaia IGT Toscana 2013

Il vino d’ingresso alla tenuta di Caiarossa è quanto di meglio si possa trovare per capire l’approccio seguito in azienda ovvero la volontà di unire la tradizione toscana con lo stile bordolese in una maniera originale rispetto alla vicina Bolgheri. Al di là della pratica biodinamica, spicca in questo Pergolaia 2013 (annata attualmente in commercio, quindi con molto tempo in bottiglia rispetto a vini simili) la freschezza e la piacevolezza del sangiovese appena addolciti dalla morbidezza del merlot e la spaziatura del cabernet franc che tolgono la punta di leggero amaro che a volte in sangiovese di queste zone costiere può mantenere.

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Voltumna RiservaQ IGT toscana 2012

Il sangiovese “Querciolo” affinato una anno di più in legno e bottiglia in purezza rappresenta la sfida più importante di Voltumna su questa varietà fondamentale. Per trovare la massima espressione territoriale si porta maturazione del sangiovese fino alla prima settimana di ottobre, è sangiovese che cresce in luogo particolare umido in zona detta “buca” con molte nebbie e muffe nobili che spesso crescono sugli acini. Per questo vino non viene fatta selezione lieviti interni ma si cerca di far partire fermentazione del Querciolo con lieviti di buccia, molto più variegati di quelli in cantina i quali lieviti vengono fermati con zolfini e solforosa somministrata prima che parta fermentazione spontanea.

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