folonari

Il pinot nero parla toscano

Misterioso e affascinante, sottile e trasparente eppure energico mutevole e sensibile nei confronti del luogo dove cresce, capace di sprigionare i profumi più arditi e sensuali del mondo del vino ma allo stesso tempo l’uva più complicata al mondo da coltivare e vinificare nel modo migliore: è facile capire come mai il pinot nero abbia un posto così speciale nel cuore di tutti gli appassionati di questa bevanda. E la Toscana poteva forse tirarsi indietro in questa sfida? In edicola su Business People di Settembre trovate una rassegna piuttosto completo sul tema…

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Brunello di Montalcino La Fuga 2012 Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari

Annata classica ma che si sta rivelando eccellente con una eleganza e la stoffa che si confanno al blasone del millesimo. Questo Brunello ha profumi classici intensi e suadenti di marasca e confettura di lamponi e fragole, fiori rosa viola e lavanda, tocchi di alloro e pepe e macchia mediterranea ma soprattutto sorso saldo deciso preciso con una nota stuzzicante e continua in bocca.

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Brunello di Montalcino Riserva Le Due Sorelle 2010 Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari

La grande annata fa sempre il suo dovere a Montalcino e la famiglia Ambrogio e Giovanni Folonari con il gioiello della loro corona dimostrano di avere un sangiovese ricco potente ma anche elegantissimo nei loro vigneti. Questa riserva 2010 ha una polpa e un frutto vividissimo e pulito che balza fuori dal bicchiere con una gioventù inaspettata tra ciliegia, more, fragole e poi un corredo speziato di tutto rispetto tra ginepro, anice, pepe, liquirizia, mirto e toni solari di macchia mediterranea.

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Cabreo Nino 2011 Ambrogio & Giovanni Folonari, l’ultimo dei Ragazzi del 1899

Giovanni Folonari, Nino per tutti anche quando diventò ingegnere, era uno dei ragazzi del ’99, quelli che respinsero gli Austriaci e riscattarono l’Italia dopo Caporetto. Nel momento di mettere in cantina un nuovo vino in casa Folonari era naturale che si pensasse appunto a Nino, al suo legame con l’Italia e soprattutto il Chianti Classico tra Panzano e Greve per dargli un nome. (altro…)

Il lato rosa della fine dell’Estate con Ruffino e il nuovo Rosatello, storia vivente del rosato italiano

Da un vino che ha attraversato gli ultimi 30 anni della nostra storia enologica seguendone mode e momenti cosa ci aspettiamo in questa fine Estate? Più dolcezza, più curiosità, più frivolezza sembra essere la risposta e non potrebbe essere poi del tutto sbagliata visti i tempi che corrono. Rinascita dei vitigni aromatici, dolcezza e abboccature meno sgradite che in passato, Ruffino prova di nuovo a cambiare e modernizzare il suo rosato storico. (altro…)

Riserva Ducale e l’idea del Chianti Classico negli anni

Non sempre lo stesso vino per tantissimi motivi e non sempre legati alla moda. Una etichetta come Riserva Ducale di Ruffino porta con sè ogni anno un valore speciale di alfiere e testimone del made in tuscany nel mondo e se da un lato può concedere qualcosa ad una idea del Chianti Classico più accessibile, dall’altra non può derogare su freschezza e piacere a tavola. (altro…)

Vino d’Estate| dal Duca d’Aosta fino a #Mario, la Riserva Ducale Ruffino e i suoi 80 anni di storia

Ottant’anni che hanno visto il Chianti Classico rivoluzionarsi ma che comunque ha sempre saputo mantenersi sulle tavole più importanti del mondo  a partire dal consumatore che per la prima volta si approccia ai vini Toscani. Un compito impegnativo e sempre importante cui Ruffino non si è mai sottratta. Ne ripercorriamo le tappe con Francesco Sorelli durante l’ultimo God Save The Wine a Terrazza Bardini. (altro…)

Colognole Chianti Rùfina DOCG 2007

La viola più paradigmatica che si possa annusare in giro sta di casa alla Rùfina, questo è certo e il profumo di questo vino lo dimostra ancora una volta se mai ce ne fosse bisogno. (altro…)

Spalletti Chianti Rufina 1967 (Colognole)

Annata di medio valore, colore granato pieno ma che ancora non si arrende all’età. Naso molto terziario con poutpourri floreale, iuta, humus, liquirizia, radici e corteccia, tabacco toscano, goudron ben definito e nota pepata particolare. (altro…)