alberese

Yalumba Langhorne Creek Vermentino 2009

Verdolino chiarissimo, ovvviamente corkscrew, salino minerale salvia presente  già al naso, dolce pesca, floreale di biancospino intenso , molto sapido, mora di gelso, acacia,  tiglio molto floreale. (altro…)

Vermentino e tecniche: Australia, California, Corsica, Umbria e Gallura alle prese con barrique, lieviti selezionati o naturali e criomacerazione

Fine mattinata molto interessante e denso per chi ce la faceva a seguire e resisteva alla voglia del mare a due passi con Vittorio Fiore che descriva l’uso mirato e dolce della barrique nel Candia, Jim Moore e il suo Vermentino in California (cloni, coltivazione, caratteristiche sensoriali), Daniel Newson di Yalumba (Australia), Giorgio Baccigalupi e la microzonazione dei Colli di Luni, il Vermentino in Umbria di Falesco e alcune sperimentazioni in Corsica. Tutto nel dettaglio di seguito (anche troppo dettaglio mi spiace ma non ho testa nè tempo per sintetizzare…). (altro…)

Quello che ho capito dalla degustazione dei Vermentini del mondo: profilo sensoriale unico e sensibiltà per il terroir

Publico numeroso, coinvolto e attento  per l’atto conclusivo del Simposio Vermentino, ovvero la degustazione di 10 vermentini da tutto il Mondo dagli Usa all’Australia fino al mediterraneo con Italia, Francia e Corsica. Online su YouTube trovate già i video con le note di degustazione che vi presenteremo in dettaglio nei prossimi giorni quindi sfruttiamo il momento “a caldo” per tracciare un profilo sensoriale del Vermentino e del modo con cui viene proposte nelle varie zone di produzione. (altro…)

Vermentino Simposio ARSIA: la tavola rotonda “Futuro e Prospettive, aspetti di mercato e comunicazione del Vermentino”

Malgrado neanche un millisecondo sia stato nominato il web o internet la tavola rotonda di ieri quasi in conclusione del convegno ARSIA internazionale ad Alberese sul Vermentino ha messo in luce alcuni aspetti molto interessanti del prodotto Vermentino e del suo posizionamento ma anche molte considerazioni utili per il vino in genere. Ecco alcuni estratti dagli interventi del pomeriggio: (altro…)

Vermentino e pesce di Maremma: matrimonio perfetto nella cena Slow Food di metà Simposio

Faccio appena in tempo ad arrivare ad Alberese, precisamente a Spergolaia nella bellissima struttura per congressi dell’azienda Agricola Regionale Toscana che mi trovo davanti a questi tavoli imbanditi di ogni bendidio del mare maremmano. E di fianco una trentina di Vermentino di ogni dove toscano pronti ad essere abbinati. Siamo solo a metà convegno ma già si può dire che il Vermentino non solo chiama il mare ma anche e soprattutto la cucina di mare in maniera viscerale. (altro…)

Simposio Vermentino, un vitigno mediterraneo: peculiarità viticole ed enologiche, Arsia Toscana ad Alberese, 26 e 27 maggio: chi viene?

Dopo la piccola ma succulenta anteprima avuta a Verona durante vinitaly (trovate qui tutte le degustazioni e i vini presentati) eccoci quasi arrivati al primo Simposio Internazionale sul Vermentino, un autoctono mediterraneo che ha saputo oltrepassare i confini del nostro mare per far parlare di sè ovunque nel mondo. E che nel mediterraneo si è dimostrato sensibile interprete del terroir e del clima dei vari luoghi dove si è trovato a crescere, regalando vini spesso unici e irripetibili (foto Maggi& Maggi per Lunae). (altro…)

Il Vermentino e la Toscana, terroir, microclimi e stile dalla Maremma fino ai Colli Apuani

Se qualcuno voleva un motivo per essere a fine maggio (26 e 27) ad Alberese al Primo Simposio Internazionale organizzato da Arsia ne ha trovati qualcuno in più domenica di buona mattina a Vinitaly. E anche io non posso negare che ogni volta che mi avvicino a questi vini ho sempre qualche sorpresa e sostanziosa scoperta.
La degustazione parte dal sud della Toscana, in un percorso che va un pò a ritroso di quello che può essere la diffusione del vitigno nei secoli con la zona del Candia come la prima storicamente riconosciuta e via via a scendere verso Pisa, Livorno (straordinario il successo recente del Vermentino di Bolgheri) e infine Grosseto con il Montecucco, la Maremma e le sue coste velocemente colonizzate. Ma c’è una identità di questo vitigno, almeno in Toscana? C’è la capacità di leggere i diversi terroir? E’ vero che Vermentino e Furmint ungherese sono parenti prossimi? Prevale l’enologia o l’uva è libera di esprimersi? Domande cui qualche risposta è stato possibile fornire durante la degustazione grazie ai 6 campioni degustati. (altro…)