petit verdot

Chateau Belgrave St. Julien Haut Medoc (magnum) 2011

Uno degli Chateau storici del 1855 allora classificato come 5eme cru classè nel Medoc. Un blend di 60% Cabernet Sauvignon, 35% Merlot e 5% Cabernet Franc che passano nel consueto elevage in barrique. Il risultato, amplificato dalla magnum, è di una freschezza disarmante e una purezza di frutto davvero cristallina. Un vino che colpisce subito per la sua grazia inensità e piacevolezza ma anche per la sua energia. (altro…)

Chateau Haut Gros Caillou St. Emilion 2012

La rive droite con la sua preponderanza di merlot è ben rappresentata da questo grand vin di St. Emilion (80% Merlot, 20% Cabernet Franc) con un naso in cui si rincorrono caramello, frutta di bosco squillante e fresca tra mirtillo ribes e una curiosa speziatura che rende conto del bel terreno ciottoloso sotto i 7 ettari vitati di questo Chateau. (altro…)

Chateau Rahoul Blanc Graves 2011

Un bianco sorprendente come tanti Graves cui il nostro palato e il nostra naso non sono affatto abituati. Chateau Rahoul ci porta un vino intrigante e profumato intensamente di melone fiori e frutta bianca (pera), spezie e aromaticità come di bergamotto a partire da un blend intrigante di 78% Sémillon, 15% Sauvignon blanc e 7% Sauvignon gris che trascorre 9 mesi in barrique nuove per il 20%. (altro…)

La magia di Bordeaux spiegata in 10 minuti

Durante la serata di grande successo in trattoria dedicata a Bordeaux, Daniele Balan titolare dell’omonima e importantissima distribuzione di vini , è venuto a parlarci del grande amore e della grande magia di Bordeaux nei bicchieri degli appassionati di tutto il mondo. Una denominazione che ogni anno sa confermarsi e reinventarsi ma che ha una propria mitologia secolare che lo caratterizza e ne costituisce il fascino principale. (altro…)

Cecchi Coevo 2006-2011, l’evoluzione di una idea e di una regione

Giunge ad un momento molto significativo della storia di Cecchi questa verticale del loro vino di punta, quel Coevo che quando nacque parve quasi un supertuscan fuori tempo massimo. Il tempo è stato galantuomo nei confronti di questo signore dimostrando che si può in Toscana produrre un vino che sia sintesi ma non omologazione di Chianti Classico e Maremma, antica e nuova frontiera di qualità e soprattutto si può ogni anno cercare di esprimere l’annata senza cercare sempre e comunque di fare lo stesso, seppur eccellente, vino. In attesa di assaggiare il 2013 il prossimo anno (l’annata 2012 così come la 2008 non è stata prodotta) ecco la prima storica verticale andata in scena a Milano da Mari&Co in abbinamento con la cucina di Caino da Montemerano. (altro…)

Tringali Casanova Renzo 2008 Bolgheri Superiore DOC

Colore con nota evoluta ma una bella intensità speziata e croccante al naso dove il legno si avverte ma anche le note di frutta di sottobosco. Bocca delicata con grip che morde un poco e lo rende piacevolmente fruttato e dinamico anche se non lunghissimo. (altro…)

Caccia al Piano Levia Gravia 2009 Bolgheri Superiore DOC

Prova di sostanza e ricchezza con un bicchiere molto concentrato dove il legno di ottima fattura si avverte forse più di altre annate. Bocca con nota di peperone e lampone, succosi e dinamici anche se l’annata calda forse accorcia un poco la lunghezza di sapore. (altro…)

Mulini di Segalari Bolgheri Superiore 2010 DOC

Prima annata di superiore per quest’azienda “poco fuori dal bosco” e con un’altitudine non indifferente. Nel bicchiere si traduce in un Bolgheri molto fuori dagli schemi, piacevole cupo di frutto e sottobosco con lampi di balsamico e di lavanda a ravvivare il naso. (altro…)

Sapaio 2009 Podere Sapaio Bolgheri Superiore DOC

Ricchezza e concentrazione non sono mai mancate a Sapaio e anche quest’anno con calore e maturazioni ai limiti il risultato è un vino che spiazza per intensità e cupezza che non tradiranno i suoi fan. Petit Verdot al 20% molto presente e di volume con i Cabernet che ritagliano un quadro di sandalo, liquirizia, prugna e talco per un sorso fittissimo e ancora da evolversi appieno. (altro…)