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Barolo Cannubi 2013 DOCG L’AStemia Pentita

Un’annata classica la definisce Mauro Daniele, enologo de L’Astemia Pentita di Cannubi a Barolo e in effetti la 2013 si è dimostrata affidabile e stimolante nei bicchieri con alcune punte di eccezionalità rimarchevoli. Ed è anche la classica annata dove l’equilibrio e la piacevolezza di questo vigneto meraviglioso vengono fuori in maniera inequivocabile. Rosa bulgara, incenso orientale, ribes rosso e nero, bergamotto, noce di cola, ginepro e tabacco stagionato aprono un naso armonioso e lussureggiante che non esce mai dal canone dell’eleganza.

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I segreti della carne Calvana

La meraviglia della carne di razza Calvana del salumificio Mannori è stata apprezzata nei tagli di carne predisposte per il gran bollito misto della Trattoria da Burde lo scorso venerdì ma non è l’unico impiego dove la Calvana da il suo meglio. Sue Ellen ci racconta l’attività di famiglia e le particolarità della carne calvana che ogni giorno potete assaggiare nel peposo in trattoria.

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Arneis Langhe Doc 2016 Damilano

Un vitigno che sta diventando il riferimento per il bianco piemontese nonostante la storia di Gavi e la tradizione recente dello chardonnay in questa regione. L’Arneis di Damilano è agrumato sapido scattante e con tracce di note balsamiche davvero incantevoli con una vinificazione in acciaio molto attenta a lasciare vive le caratteristiche del vitigno.

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Barolo Lecinquevigne Docg 2013 Damilano

La storica tradizione dell’assemblaggio per ottenere ogni anno il miglior Barolo rivive nel Lecinquevigne di Damilano che vedono confluire nel blend cinque vigne da quattro diversi comuni langaroli. I vigneti sono il Castellero (Barolo), La Cavourrina (Grinzane Cavour), Ravera (Novello), Bussia (Monforte) e Le Coste (Barolo), tutti cru di importanza notevole che sono in grado di sfornare vini monovigna di spessore e profondità.

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Nebbiolo Marghe Langhe Doc 2015

Un classico della tavola piemontese per chi non sa rinunciare al nebbiolo da tutti i giorni e tutti i momenti. Naso che invoglia e allarga da note di rose e incenso a quelle di frutta rossa in confettura e fresca, spezie e pepatura ben dosata che preludono ad un sorso imponente che invece (per fortuna) si risolve in una bocca agile e squillante capace di ben abbinarsi a tanti cibi diversi senza mai sopraffare quello che si ha nel piatto.

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Barbera d’Asti Docg 2016 Damilano

La regina degli abbinamenti grassi in Piemonte è sempre e comunque la Barbera con il suo carico di frutta e freschezza che la proietta in un certo campo a giocare incontrastata in tavola. Sono pochi i vini oltre la Barbera d’Asti ad unire così bene ricchezza intensità di profumi di frutta di bosco e spezie ad un sorso piacevolmente acido e ficcante senza le complicazioni del tannino.

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Nebbiolo D’Alba 2014 Sordo Giovanni

Annata strana e particolare la 2014 ma in bottiglia l’equilibrio è notevole con un naso già preciso e puntuale con le note di rosa, liquirizia e frutta di bosco classiche del nebbiolo di lana. La purezza del vitigno corre anche al palato con una finezza superiore e una brillantezza di bevuta che ha nel tannino preciso e piacevolissimo il suo punto di forza. (altro…)

Roero Arneis Garblet Sué 2014 Sordo Giovanni

L’Arneis nella sua espressione più classica, tipica e fresca con note agrumate bellissime e floreali senza eccessi e rotondità fuori luogo. Il vero bianco piemontese che traspone in bianco le acidità e freschezza tipiche dei rossi. Lime, pompelmo e zenzero con gusto citrino ma con un certo equilibrio e un finale rapido ma che si fa ricordare. (altro…)

Barbera D’Alba 2014 Sordo Giovanni

Il più classico dei vini da bollito con la sua freschezza iconica e un fruttato coinvolgente ed emozionante al primo olfatto. Colore tipico, sentori di lamponi e fragola, tocchi di liquirizia e tabacco che sorprendono donando una complessità varietale particolare e soprattutto un gusto che è fedele a se’ stesso e inimitabile. (altro…)

Barolo DOCG 2011 Sordo

Il Barolo assemblaggio di casa Sordo è in quest’annata un piccolo grande prodigio di piacevolezza e frutto ma senza rinunciare a quel tocco di classica austerità che li contraddistingue. Degno figlio dell’annata, ovvio, ma anche un ottimo inizio per chi voglia avvicinarsi alla denominazione per la prima volta. (altro…)