Emozionante conoscere un vino di 31 anni…Federico ci dice annata non male ma soprattutto la primissima dove il vigneto è stato usato interamente e esclusivamente per questa etichetta, sotto la supervisione di Franco Bernabei. Praticamente l’anno zero del “moderno” Bucerchiale! Colore splendido integro vivo e vitale, appena lo versi libera subito sentori fruttati di bosco macerati in alcool, poi si assottiglia su note minerali di terroir, lacca, smalto, humus e sottobosco autunnale, poi tabacco da sigato, scorza d’arancio. (altro…)
Bevute
Selvapiana e Bucerchiale nelle parole di Federico Giuntini, e anche un bel po’ di Rufina…
La settimana scorsa era la settimana dell’Anteprima del Rufina e ci sono stati incontri e dibattiti molto interessanti, nel nostro piccolo contribuiamo riportando il video di Federico Giuntini, proprietario di una delle tenute più famose della Rufina, ovvero Selvapiana, che introduce la serata dedicata alla sua azienda e spiega il lavoro quasi pioneristico svolto con l’enologo Franco Bernabei a partire dagli anni ’70 sul sangiovese ma non solo. (altro…)
Selvapiana Fornace IGT Toscana 2006
Strano blend di 20% Sangiovese e poi 40% e 40% di Cabernet e Merlto, il classico “traditore della patria”.. al naso in effetti è il tipico supertuscana merlottizzato piacevole, carino, dal colore e naso pieno, dolce e speziato quanto basta. In bocca invece anche solo il 20% di sangiovese unito al terroir della Rufina ne fanno un vino da bere e ribere senza problemi con una bella acidità e una persistenza davvero appagante.
Noi lo abbiamo provato sugli stracci toscani al sugo di papero, yum!
Di seguito il video: (altro…)
Anteprima Chianti Rufina 2009, Rufina riserva 2006 vs Barbaresco al Grand Hotel
Pareva un pò una boutade senza particolari riflessioni ed elementi a comune e in molti sono arrivati dubbiosi a questa degustazione di 6 Riserve Rufina 2006 a paragone con laltrettanti Barbaresco (vedi qui le foto)…e invece alla fine le affinità sono venute fuori. Non la penso granchè come chi è intervenuto in sala, che hanno parlato di eleganza, legame al terroir, trama tannica, elementi in parte comuni ma mai come la voglia immediata che entrambi ti mettono di berlo a tavola e di riberne con immediata gioia un altro bicchiere cominciando subito a fantasticare di abbinamenti. Ecco IMHO il tratto più bello che lega Rufina e Barbaresco è proprio la loro sintonia con la tavola.
Ma vediamo i vini in sala (altro…)
Vini del nuovo mondo: Yellow tail, Sauvignon blanc neozelandesi ma non solo…da scoprire su Business People!
Novembre e già si comincia a pensare al countdown di Wine Spectator che l’anno scorso vide trionfare proprio un vino del nuovo mondo enologico, ovvero il Chile. Quest’anno vedremo il bis con magari un successo Argentino o Australiano? Nel frattempo se avete voglia, su Business People di novembre (in edicola da lunedì scorso) trovate quattro pagine di suggerimenti e di riflessioni sull’enologia e il marketing di questi paesi e su come sia possibile bere un vino proveniente dall’altro capo del mondo comprato a 2 euro al supermarket e magari trovarlo pure buono… (altro…)
Qui Merano | I vini di Klaudio Jurcic, miglior sommelier di Croazia
Conoscete il Posip dell’isola di Korcula? E il Plavac Mali parente del nostro primitivo? A Merano non abbiamo perso l’occasione di assaggiarli con il bravissimo sommelier croato Klaudio Jurcic. Sono vini insoliti cui vi consigliamo di prestare attenzione.
Il Posip 2006 e il 2007 ha note spiccatissime, minerali quasi da riesling della Mosella, kerosene in evidenza (specie il 2006) poi una bocca piena e sapida leggermente agrumata e un filo tropicale, decisa e fruttata nel finale. Il Plavac Mali, rispetto al Primitivo, ha solo un finale lieve poi è muscoloso e maschile, senza sbavature ma con quella selvaticità elegante che lo rende irresistibile. Da cacciagione ben preparata. (altro…)
Una serata Solare sotto le nevi all’Oberwirt di Marlengo, Romantik Hotel
Va bene che la star della serata era il Solare 1999 (sangiovese e malvasia nera da Gaiole) ma l’ospitalità speciale altoatesina e l’incanto dell’Obertwirt (date un’occhiata alle foto, pliz)hanno fatto sì che vino, compagnia ed assaggi si fondessero in una delle serate più rilassanti post festival cui abbia mai partecipato. Visto che siamo blogger chiariamo pure la situazione, trattasi di cena di festival quindi con clienti e fornitori per assaggiare i vini e parlare un pò di come vanno le cose, e ciò significa che ovviamente la cena non l’ho pagata ma ha gentilmente offerto Capannelle, mio fornitore in Osteria per il Chianti Classico e il 50&50. Okay ci siamo levati il pensiero, andiamo con la cena e i vini! (altro…)
La Belle Epoque (2002) a Milano, cose d’altri tempi
Alla cena, su questo tavolo quasi sospeso nel vuoto, bellissimo a dire la verità, non eravamo stati invitati, però la festa con champagne a fiumi (letteralmente, mai visto champagne versato con questo ritmo) non potevamo perdercela.
Piove a Milano come sempre ma dentro l’atmosfera è perfetta (sbirciate le foto), il dress code “black tie, mask and flowers” viene presa sul serio e gli ostiti “selezionatissimi” si adeguano e sfilano Nancy Brilli, Giorgio Pasotti (sì, sta ancora con la Romanoff, c’era pure lei), Valentina CErvi e diversi altri cognomi importanti come La Russa (junior), Mondadori, Monti (sì, l’editore) perchè c’era non solo da degustare in anteprima la cuvèe Belle Epoque ma anche il libro “The art of Vintage” di Electa Mondadori. (altro…)
Riesling, Germania dal 1959 all’eternità a Merano
Colpi di fortuna che capitano una volta sola, in mezzo al caos dei mille appuntamenti di MErano l’appuntamento con Mazzella e i Riesling dal 1959 a oggi rischiava di saltare e invece mi ritrovo uno strapuntino a metà degustazione, oltretutto di fianco al grande Paolo Baracchino (qui tutte le foto dell’evento).
Quelle che seguono sono le note di una degustazione memorabile che mi porterò dietro per parecchio tempo, e le note sono impreziosite da alcuni sentori che solo Paolo riesce ogni volta a scovare, e stavolta vi assicuro che ci sarebbe stato da passarci le ore sulle magiche note tedesche dell’uva dei profumi dell’oro… (altro…)
The Balvenie double wood 12 YO Banffshire – Speyside con Fegatelli Toscani e Pecora in Umido
Eccolo il prescelto per abbinarsi sui secondi toscani, sulla sontuosa pecora in umido e sul fegatello cotto intero nella rete. Il doppio invecchiamento in barili di rovere americani e in botti di sherry regala a questo Balvenie un carattere dolce ma non troppo che porta frutta di bosco e leggera affumicatura, un leggero selvatico con note di liquiriza e agrumi che sgrassano e neutralizzano bene l’untuosità della pecora e le si accompagnano per aroma. (altro…)