bollicine

Venerdi 29 marzo il TrentoDoc di Moser e la Faraone al tegame di Paolo Gori in trattoria

Carlo Moser figlio dell’indimenticabile campione di ciclismo ha sfidato e vinto la montagna dello Chardonnay Trentino con grandi metodo classico TrentoDOC ma la sua famiglia produce anche rossi e bianchi intriganti da non perdere.. Una serata alla scoperta del Trentino e dei suoi sorprendenti vini con un menu ad hoc da Paolo Gori.

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Le mille bolle dell’Emilia Romagna ad Enologica 2018 sabato 6 ottobre 16:30 a Bologna!

Dopo l’estate scorsa con qualche scorribanda romagnola ci ho preso gusto (e come non si potrebbe?!?) nell’assaggiare i vini di questa regione da noi toscani troppo spesso snobbata soprattutto nei bicchieri! Per rimediare e invitare anche voi a scoprire e approfondire questi vini vi aspetto ad Enologica 2018 a Bologna ovvero la grande fiera del vino della Regione dove potete scoprire tutti i sapori e i gusti di Emilia e Romagna e nel mezzo del ricchissimo calendario di masterclass con Master of Wine e altri grandi relatori trovate anche la mia, sabato 6 ottobre ore 16:30 a parlare ovviamente di bollicine!

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Lunedi 7 Maggio God Save The Durello! La bollicina più vulcanica invade Firenze al Westin Excelsior

Un God Save The Wine speciale dedicato ai Monti Lessini e all’uva durella, il prossimo fenomeno-bollicina nell’effervescente panorama italico prodotta con l’uva autoctona bianca più antica del nostro paese bevuta già da Cesare Augusto e apprezzata nel corso dei secoli proprio per la sua leggendaria freschezza. In un pomeriggio di metà primavera affacciati sulla terrazza più spettacolare di Firenze i 33 produttori della denominazione vi aspettano lunedi 7 maggio di persona per incontrarvi e raccontarvi le loro storie che intrecciano viticoltura di montagna, la Monti Lessini DOC è appena entrata nel Cervim (il centro che tutela vitigni originali, manualità, tradizioni, piccole aziende, pendenze estreme) e ha al suo interno tanta tradizione popolare e la voglia di stupire delle nuove generazioni, a cominciare dal cambio epocale della DOC con più spazio al grande metodo classico…

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Champagne Nicolas Feuillatte Cuvée 225 2008

La cuvée più corposa e ricca della grandecantina sociale di Chouilly è senza dubbio questa Cuvée 225 che prende il nome dal fatto che svolge una parte dell’affinamento in barrique e la sua vinosità e ricchezza sono ancora più evidenti nei grandi millesimi come il 2008. Con un vino di partenza 50% chardonnay e 50% pinot nero ha tutti gli ingredienti per una cuvèe gastronomica adattissima alla tavola con pietanza intriganti e anche di un certo peso.

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Champagne Nicolas Feuillatte Grand Cru Blanc de Blancs 2008

Il grande millesimo 2008 in casa Nicolas Feuillatte  ha portato dei vini davvero straordinari per equilibrio e complessità. Questo 2008 da uve esclusivamente grand cru e bianche (100% chardonnay) lo conferma appieno. Presenti nel blend oltre Le-Mesnil, Cramant Avize e, la sede aziendale Chouilly, abbiamo anche Aÿ e Ambonnay dove lo chardonnay assume spesso carattere più da pinot nero. Il risultato divide l’esperienza in un naso perfettamente bdb con note di agrumi, lime, gesso e sale, affilatissimo e con pochi appigli alla dolcezza che invece si mostra, insieme a frutta rossa e note di pasticceria, al palato dove le uve dei villaggi fuori dalla Cotes de Blancs si fanno sentire maggiormente.

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Dom Perignon P2 1998 Champagne

Uno champagne in sublime definizione in uno stato di forma incredibile anche per chi è abituato ai superlativi. Dopo 16 anni sui lieviti e 3 ulteriori in bottiglia questo 1998 è un concentrato di stile energia ed eleganza Dom Perignon con erbe aromatiche e sensazioni marine che sconfinano nell’ostrica e nel balsamico.

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Krug Grande Cuvée Champagne #412050

L’assemblaggio frutto dell’eredità di Joseph Krug stavolta parte dal millesimo 2005, contrastato e difficile con non poche brutte sorprese, ma che qui funge da impalcatura al consueto affresco di sensazioni fresche e burrose al tempo stesso. L’annata più vecchia dell’assemblaggio è il 1990 e sono 134 addirittura i vini diversi che lo compongono per una sinfonia di cedro, canditi, zafferano, miele di tiglio e resina, brioche e glassa, floreale e piccantezze assortite.

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Dom Perignon 2004 Champagne

Tra gli esempi migliori di come DP sappia tirar fuori anche da un’annata classica un vero capolavoro, ecco forse la migliore sintesi di un’annata particolare in Champagne con un agosto, umido e fresco, con tanto sole a fine mese e incredibile maturità delle uve con concentrazione elevata di zuccheri e acidità niente male (Alcol potenziale 9,51, acidità totale 7,04).

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Champagne Jean Vesselle Rosè de Saignèe Cuvèe Friandise Demi sec

Siamo a Bouzy e la mano è quella femminile ma decisa di Delphine Vesselle che con il marito porta avanti questa cantina entrata nel cuore di molti per il grande rapporto qualità prezzo delle sue cuvèe. Questa versione del Rosè de Saignèe è ovviamente un 100% pinot nero da Bouzy con un residuo zuccherino importante (32gr/lt) che però non ne inficiano smalto e sprint.

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JL Vergnon Conversation Le Mesnil sur Oger

Christophe Constant è un vero talento dell’uva bianca e sa usare i suoi preziosi vigneti a Chardonnay in maniera multiforme e sempre azzeccatissima. Quasi 50mila bottiglie prodotte con 6 ettari a disposione in luoghi azzeccatissimi. Questo “Conversation” usa uve vinificate in acciaio da Le Mesnil, Oger e Avize (tutti grand cru) ed è un piccolo gioiello schietto freschissimo agrumato e immediato che però in bocca ha allungo da fuoriclasse tra gesso, erbe aromatiche aniche finocchio e tanto pompelmmo e mandarino con chiusura quasi sul miele e nocciole.

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