Opal è un Sangiovese in rosa di Davinum dotato di gentilezza e armonia dolce eppur sottilmente salato , un piccolo grande prodigio di tempismo che Mirko racconta nei dettagli in questo video. Siamo a Castelfiorentino terra di argille potenti per cui non basta certo anticipare la vendemmia per avere un grande vino rosa! Profumi di melograno, pesca, fragolina di bosco si mescolano ad arancio, viola e ciliegie classiche del sangiovese più altre note quasi piraziniche e tioliche di pesca e pomodoro. (altro…)
sangiovese
L’Or Già 2020 Igt Toscana Tenuta l’Apparita
Siamo a San Cascino, zona d’elezione per il sangiovese e Paolo Tronci fa nascere qui il suo progetto d’Assolo per un grande vino 100% sangiovese con affinamento in legno. Ma nella creazione del grand vin Paolo si accorge che il vino usato per ricolmare le botti, tenuto in acciaio, ha delle potenzialità notevoli come vino a se’ stante ed ecco che nasce L’or Già che nel nome vuole opporsi all’idea dell’assolo del sangiovese rappresentandone l’opposto…
d’Assolo 2019 IGT Toscana Tenuta l’Apparita
L’annata grandiosa 2019 in Toscana ma non solo ha regalato vini straordinari e pulsanti di una vitalità impressionante. Questo 2019 di Paolo Tronci in quel di San Casciano ha frutto rosso e nero di notevole definizione, una solarità floreale e fruttata di marasca, melograno, ribes nero, viola, rosa e una componente agrumata felicissima.
d’Assolo 2020 IGT Toscana Tenuta l’Apparita
La 2020 è l’annata in cui tutti siamo stati chiusi in casa o all’aperto in campagna a contemplare la natura che si prendeva una pausa dall’uomo e nel vino si è sentito tanto. Una sorta di pacifica setosità e tranquilla sostanza fruttata nitida e pulsante caratterizza i sangiovese del 2020 e a Tenuta l’Apparita Paolo Tronci. ha saputo trasmetterla al vino.
Venerdì 28 Marzo Tenuta l’Apparita, D’assolo in verticale
Inizia la primavera e torniamo ad approfondire il discorso sulla Tenuta L’Apparita, con il d’Assolo in verticale. La piccola grande chicca di Paolo Tronci da 43 filari 100% sangiovese a San Casciano nella sua prima verticale di tre annate 2018-2019-2020 accompagnato dal nuovo vino d’ingresso L’Or Già della tenuta e un Cremant de Bourgogne Carte noire d’eccezione.
Il sangiovese della Romagna di Enio Ottaviani, perchè è diverso dal sangiovese toscano?
Accanto al gran bollito in trattoria abbiamo abbinato una degustazione di tre Sangiovese prodotti da Enio Ottaviani in Romagna: Caciara, Sol Ros e Dado. Ma quali sono le differenze tra Sangiovese toscano e romagnolo?
Enio Ottaviani Dado 2018 Romagna Sangiovese
Siamo sempre felici di parlarvi di Dado, il vino di Enio Ottaviani che porta il nome, anzi il soprannominato Dado di Edoardo lorenzi. Il nome Dado evoca inoltre i quattro lati di una faccia di un dado e dai quattro vigneti utilizzati per produrre il vino. I vigneti si trovano a quote diverse, da 60 a 230 metri, e sono influenzati dal vento e da diversi tipi di terreno, tra cui macigno, argilla e calcare. Il vino Dado viene prodotto solo ogni due o tre anni, a causa delle condizioni specifiche necessarie per la sua produzione. Il colore del vino ricorda quello del Sangiovese toscano di altura, con note balsamiche, mentolate e speziate. In bocca, il vino è dolcemente tannico, con note di pepe e mandorla.
Campomaggio Chianti Classico Riserva 2019
L’annata classica 2019 fa nascere un “classico” Gallo nero di impressionante nitore e freschezza. Questa annata di Campomaggio Riserva è molto raddese, amarena, mora di rovo, ribes nero, agrumi rossi, non dolcissimo ma con uno stile dark che convince poi mallo di noce, sandalo, carrube e eucalipto e mentuccia a completare insieme a tabacco toscano.
Campomaggio Chianti Classico Riserva 2018
L’annata considerata a torto minore 2018 ha regalato non poche perle toscane e questa Riserva Chianti Classico di Campomaggio da Radda in Chianti può annoverarsi tra queste. Toni scuri e ombrosi ma limpidi ed elegantissimi di frutto scuro, viola candita, mughetto, cipria, mora di rovo, mallo di noce, corredo speziato pepe nero, liquirizia, olive tostate e mediterraneo in sottobosco.
Nobile di Montepulciano Tiberini Vigne Vecchie 2017 Pieve Caggiole
Niccolò Tiberini è la settima generazione dei Tiberini che fanno vino ormai 200 anni a Montepulciano. Hanno come fiore all’occhiello questo vino prodotto da un vigneto originariamente di 4 ettari piantato nel 1908 dalla sua famiglia nella Pievi Caggiòle. Sono 1000 bottiglie e non di più e mostra una incredibile capacità comunicativa in cui le vecchie radici ci restituiscono un giovane esperto vino che comincia a raccontare e non si ferma più…il tutto in perfetta coerenza con la Pieve nel quale nasce (floreale, frutto rosso spinto, sapidità molto gustosa) a cui aggiunge il proprio carattere e la propria esperienza di vite.