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Vin Santo Tenuta di Nozzole DOC 1996

Permanenza in bottiglia e in caratello ben superiore alla media per questo vinsanto tradizionale ma con una dolcezza imporrante che lo rende godibile sulla nostra bavarese al panforte e in generale, per starsene ore con le persone più care a conversare con dolcezza. (altro…)

Cabreo Black IGT Toscana 2006 Pinot Nero (in magnum)

La scommessa più difficile per un supertuscan ovvero quello con il pinot nero, vino che nel Chianti Classico ha sempre e solo fatto dannare, ha incontrato un’annata calda e qualche eccesso di alcol ed estrazione ma un profilo riconoscibile del vitigno ma anche del territorio. (altro…)

Cabreo Il Borgo IGT Toscana 2007 in magnum

Uno dei primi Supertuscan degli anni ’80, fin dall’inizio 70% Sangiovese e 30% Cabernet Sauvignon, nasce da una bellissima vigna assolata di fronte al bellissimo borgo chiantigiano di Montefioralle. Aspetto vivido e vivace, naso di ciliegia appena accennato e note di mirtillo e pepe nero con lieve afflato di peperone. (altro…)

Cabreo La Pietra Bianco Toscana IGT 2007 non filtrato in magnum

Non solo per moda ma anche per continuare la sperimentazione che dal 1983 regala uno dei pochi grandi bianchi toscani. La pietra ha sempre dimostrato longevità e carattere, oggi dal 2007 e solo in formato magnum presenta una versione non filtrata (o meglio filtrata in maniera grossolana con filti a sacco) che consentono di preservare sostante e sapori altrimenti eliminati in un protocollo standard da vino bianco. (altro…)

E come stanno i Supertuscans? Parliamo con Giovanni Folonari delle Tenute del Cabreo

Dati per morti ogni 2 mesi almeno, pare godano invece di ottima salute. Certo una serata non è indicativa ma i palati (ben allenati) presenti lo scorso venerdì non hanno storto il naso di fronte a cabernet sauvignon, chardonnay e pinot nero. E anche sulla presunta difficoltà di abbinamento di certi vini alla nostra tavola avremmo qualcosa da ridire…Non si può dire che valga per ogni vitigno forestiero presente nel Chianti Classico ma in certi casi si ha la dimostrazione che ancora più del vitigno conta la capacità di far parlare un territorio.

Sentiamo cosa ne dice Giovanni Folonari: (altro…)

Pinot Nero idea folle in Toscana? Podere Fortuna ci racconta tutto a God Save The Wine 21 Ottobre

Parlando con Alessandro Brogi è immediatamente chiaro cosa significhi farsi guidare dalle proprie idee, fantasie e persino un filo di pazzia. Nessuno avrebbe infatti puntato qualcosa su produrre vino nel Mugello, zona rinomata per essere del tutto ostile alla produzione di vino di qualità. E invece, complice l’uva più imprevedibile e folle del mondo, il Pinot Nero dei grandi vini di Borgogna, eccoci di fronte al piccolo grande miracolo di Podere Fortuna…che tutti voi potrete verificare come mano (e naso e bocca) all’Hotel Savoy il prossimo 21 ottobre (altro…)

Una certa idea del Sangiovese, da Montecucco a God Save The Wine Salustri e le Grotte Rosse

Non solo le idee fanno i grandi vini ma anche e soprattutto, come scoprirete all’Hotel Savoy il 21 Ottobre,  la costanza e la caparbietà degli uomini capaci di andare a scoprire il genius loci del Montecucco e risalire alla grande vocazione naturale per il Sangiovese. Leonardo Salustri ha portato dietro la sua idee scienziati, ricercatori e tutta la famiglia pur di ottenere quel grande vino che oggi tutti riconoscono essere il GRotte Rosse. Ma la strada era tutta in salita… (altro…)

L’idea del cru nel Chianti Classico: Podere il Palazzino (e Black Metal) a God Save The Wine 21 ottobre

La famiglia Sderci ha saputo valorizzare con Podere Il Palazzino il grande terroir di Gaiole in Chianti, nello specifico la rinomata zona di Monti in Chianti con vini che riportano in etichetta semplicemente il nome del podere da cui vengono le uve (sempre e comunque sangiovese) che li compongono. In teoria semplice  ma negli scorsi anni nel Chianti Classico pareva un’idea destinata solo a confondere le idee ai consumatori, e invece come scoprirete all’Hotel Savoy durante God Save The Wine, una piccola rivoluzione.

Il vino ha davvero bisogno di nuove idee o solo di nuove persone?
il mondo del vino sta vivendo una fase molto delicata che richiede senza dubbio un grande sforzo di immaginazione e di creatività per trovare la via giusta che ci faccia uscire da una difficile crisi. I tempi del vino sono molto più lenti rispetto a quelli di altri settori merceologici e questo implica che lo sforzo debbano farlo gli attuali attori che hanno l’esperienza e le conoscenze per trovare nuove strade senza perdersi in tentativi infruttuosi. Le nuove persone saranno importanti in una seconda fase per portare avanti e consolidare le scelte che avranno ottenuto più successo.
Come mai il consumo di  vino cala nonostante la grande qualità del vigneto Italia?
in realtà quello che potrebbe sembrare un paradosso ha invece una sua logica: man mano che cresce la cultura nel vino – sia tra i produttori sia tra i consumatori – a una maggiore conoscenza corrispondono scelte più ragionate e selettive. In sostanza da una parte i produttori lavorano sempre meglio, non solo perchè applicano tecniche più sofisticate di produzione, ma anche perchè imparano a coltivare in modo più attento all’ambiente e alla salute; dall’altra i consumatori bevono in maniera più consapevole, per soddisfare un bisogno che diventa più culturale che semplicemente edonistico. Si beve quindi senz’altro meglio di prima, ma tendenzialmente meno.
Il vino ha bisogno più di un iPhone o di un PC?
ci sono ancora grandi spazi di crescita per l’uso delle nuove tecnologie nel mondo del vino. Per quanto appaia ormai impensabile il nostro modo di lavorare senza internet, il lavoro del viticoltore è ancora molto legato più alla fase del PC che a quella dell’iPhone, tanto per usare l’esempio iniziale. Nella nostra azienda siamo quindi molto impegnati a modificare la nostra comunicazione utilizzando meglio e in modo più efficace la rete e i suoi strumenti.
Vino e musica: cosa ti immagini di ascoltare davanti ad un tuo bicchiere?
l’unica musica che viene accettata in casa è il black metal, visto che un componente della famiglia produce e suona solo questa musica (ok ve le cercate allora ! ndr).

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L’idea più pazza che hai realizzata per far conoscere il tuo vino
un’idea veramente pazza l’abbiamo avuta, ma è rimasta solo a livello teorico, quella di produrre un vino per i seguaci del black metal con un’etichetta nera e oro, con un teschio al posto dello stemma di famiglia e un nome che è tutto un programma: Memento. Più pazza di così..

Alessandro Sderci
Soc. Agr. Il Palazzino
di Alessandro e Andrea Sderci soc. sempl.
53013 Monti in Chianti (Gaiole in Chianti) Siena
p.iva – codice fiscale: 00523330520
www.podereilpalazzino.it
tel. 335-5449761 0577-747008 fax 0577 747148
palazzino@podereilpalazzino.it
gino@ginodellaporta.it

Vini in degustazione
La Casina Girasole Toscana IGT 2008
Argenina Chianti Classico DOCG 2007
Grosso Sanese Chianti Classico Riserva DOCG 2006