sangiovese
Gabriele Mazzeschi Commendatore IGt Toscana 2018
Lo storico vino di Gabriele Mazzeschi vanta ormai viti di syrah di più di 25 anni di età e in annata equilibrata come la 2018 raggiunge vette di gusto e saporosità davvero elevatissime. Naso elegante con però intensità fruttata che sale in cattedra quasi subito, piccantezza pepata, cassis, mora di rovo, talco ed eucalipto ad alleggerire di contino la componente di legno ben dosata tra chiodo di garofano e senape.
Sangiovese Igt Toscana 2018 Le Anfore Elena Casadei
La grande rivoluzione qualitativa dell’anfora nel vino italiano e toscano ha una data precisa in cui si è rivelata al mondo ovvero l’anno in cui Casadei con il loro Chianti Rufina Lastricato Riserva ottengono i tre bicchieri con un utilizzo di un 15% di sangiovese passato in anfora nel blend. Elena Casadei porta più avanti ancora quella tecnica lavorando grappolo per grappolo per ricostruire emotivamente e gustativamente l’idea della freschezza vinosa del Chianti Rufina che ha vissuto da piccola in cantina in famiglia.
Giacomo Baraldo il Bossolo Toscana Sangiovese 2017
Annata calda e difficile ma le radici profonde del vigneto che da’ luce al Bossolo ne risentono in maniera limitata. Giacomo Baraldo nella sua San Casciano dei Bagni realizza un piccolo capolavoro di grazia e di luce particolari con questa 2017 di sangiovese, carnoso e ricco di amarene, vaniglia, pepe nero, cumino e zenzero che in bocca rivela grinta sostanza energia e un tannino in via di definizione di cui già si apprezza la stoffa.
Gabriele Mazzeschi Canaiolo IGT Toscana 2019 Anfora
L’antica varietà toscana migliorativa o complementare del sangiovese (per colore e profondità di frutto), viene interpretata da Gabriele Mazzeschi in anfora ad esaltarne il lato sbarazzino e semplice di beva. Il passaggio in anfora non ne acuisce le rotondità ma lo rende un rosso da bersi anche fresco che rende giustizia al canaiolo con profumi di fragola di bosco e ribes rosso, mela rossa e ciliegia con tocchi di tabacco, sandalo e amarene.
Giacomo Baraldo il Bossolo Toscana Sangiovese 2016
L’esperienza internazionale di Giacomo Baraldo si traduce in un grande lavoro di territorio sul sangiovese nella sua San Casciano dei Bagni. La 2016 è perfetta per esaltare la materia e il frutto del vitigno insieme alla freschezza e piacevolezza del millesimo. Porpora e ricco, ciliegia, amarena, lavanda, speziatura naturale del sangiovese, tabacco e frutto maturo in confettura come fragola .
Gabriele Mazzeschi Vermentino IGT Toscana 2019 Anfora
Gabriele è enologo e sperimentatore nella sua Val di Chiana e il vermentino è un oggetto sempre meno raro anche nell’entroterra toscano dove però non ha potenza e intensità che raggiunge sulla costa. Ecco che l’anfora diviene contenitori interessante e utile per irrobustirlo allungandone la permanenza su bucce ed estrazione senza toccarne acidità e finezza.
Elena Casadei Trebbiano Igt Toscana 2019 Le Anfore
L’antica varietà bianca toscana per eccellenza, il trebbiano, viene continuamente e progressivamente riscoperta da molti vignaioli e aziende in cerca del grande vino bianco toscano. Oltre a nuove giaciture e luoghi di impianto migliori per i vigneti si studiano i migliori metodi di vinificazione e dopo la stagione della barrique che non ha lasciato grandi ricordi ecco che è l’anfora ad essere oggetto di attenzioni, per lo meno da parte di Elena Casadei e del suo gruppo di lavoro.
Questo Trebbiano coltivato nella fresca Rufina passa 120 giorni a contatto con le bucce prima di finire il suo percorso in anfora per altri 4 mesi. Il risultato è dorato ma non ossidato, ricco di note gialle di fiore di campo e ginestra, pesca succosa , mela annurca e cotogna, tocchi di miele e zafferano e frutta candita. Al sorso si rivela spigliato con tocchi di opulenza senza mai sfociare nella noia o pesantezza, anzi unendo in maniera notevole il carico di frutto con una spina acido sapida ben conservata dal passaggio in anfora. Ottimo su Crostino ai fegatini ed erba porcellana di Paolo Gori.
Giacomo Baraldo “l’Affacciatoio” Vino Bianco 2018
Il lavoro in Borgogna sullo chardonnay permette a Giacomo Baraldo nella sua San Casciano dei Bagni di affrontare la delicata sfida del bianco più famoso del mondo. Lo fa in punta di piedi ma con eleganza e decisione usando metodi ossidativi in legno sempre bilanciati dalle fecce a proteggere dagli eccessi. La maturazione graduale del vino in legno rilascia note fruttate e floreale delicati ma intriganti e persistenti, sfumature agrumate e tanta sapidità al palato mista a note fumèe.
Giacomo Baraldo il Pergola” 2018 Toscana Bianco (grechetto Macerato)
Il grechetto altrimenti detto “pulcinculo” rappresenta una straordinaria varietà bianca del centro Italia e da ogni anno vita a straordinari bianchi e vin santi. La sua buccia e la capacità di appassirsi senza essere rovinata da muffe viene sfruttata da Giacomo in due sensi: da una parte con una macerazione stile Carso per estrarre note aromatiche e intensità di gusto e dall’altra facendo attaccare i grappoli dalla muffa nobile.