wine pairing

Famiglia Zingarelli Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2019

Ormai al decimo anno sul mercato questa Gran Selezione che è stata fra le prime ad essere rilasciata sul mercato per questa tipologia con la 2009. Annata bella questa 2019, di quelle che forse non ricapiteranno mai più e che possiamo cominciare a goderci senza troppi patemi. Al naso ha subito una impronta elegante ma di concentrazione importante. Si sente il territorio, il microclima fresco, belle note di viola e rosa prima che il frutto rosso tra ciliegia, mela rossa, squillanti , poi tabacco, oliva tostata, legno bello e misurato. Un vino sicuro, deciso, asciutto e floreale con grande passo al palato dove si possono godere della bella succulenza di amarene, cacao e arancio, vino luminoso e avvolgente con un tannino ben estratto e ben presente.

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L’Aja Bruciata Vermentino Maremma DOC 2022 Andrea Zingarelli

Un progetto ambizioso questo di Andrea Zingarelli di produrre un grande vermentino di alto lignaggio e capace di sfidare il tempo dalle tenute maremmane di Rocca della Macìe. Il progetto si inserisce a pieno nella svolta di questa azienda verso la qualità intrapresa negli anni 2000 e lo fa dedicando attenzione e profondità ad un vitigno troppo spesso usato in Toscana per vini ruffiani da spiaggia o poco più. Qui invece, complice il suolo (una vigna di 5 ettari su suoli di tessitura franco sabbiosa, con la presenza di arenarie quarzose) il microclima e l’uso francese delle fecce fini a lungo portano ad un vino elegante e distinto che si fa ricordare.

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Syrah Igt Toscana 2019 Le Anfore Elena Casadei

Siamo a Suvereto dove Elena Casadei utilizza una parte del syrah della Tenuta di famiglia per realizzare una versione anfora del vitigno che provi a snellire importanza corpo ed eccessi di frutto. Dopo 30 giorni sulle bucce e un parziale utilizzo di raspi, il vino prosegue in anfora ancora 7 mesi per finire di sviluppare aromi e sensazioni piccanti.

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Gabriele Mazzeschi Commendatore IGt Toscana 2018

Lo storico vino di Gabriele Mazzeschi vanta ormai viti di syrah di più di 25 anni di età e in annata equilibrata come la 2018 raggiunge vette di gusto e saporosità davvero elevatissime. Naso elegante con però intensità fruttata che sale in cattedra quasi subito, piccantezza pepata, cassis, mora di rovo, talco ed eucalipto ad alleggerire di contino la componente di legno ben dosata tra chiodo di garofano e senape.

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Sangiovese Igt Toscana 2018 Le Anfore Elena Casadei

La grande rivoluzione qualitativa dell’anfora nel vino italiano e toscano ha una data precisa in cui si è rivelata al mondo ovvero l’anno in cui Casadei con il loro Chianti Rufina Lastricato Riserva ottengono i tre bicchieri con un utilizzo di un 15% di sangiovese passato in anfora nel blend. Elena Casadei porta più avanti ancora quella tecnica lavorando grappolo per grappolo per ricostruire emotivamente e gustativamente l’idea della freschezza vinosa del Chianti Rufina che ha vissuto da piccola in cantina in famiglia.

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Gabriele Mazzeschi Canaiolo IGT Toscana 2019 Anfora

L’antica varietà toscana migliorativa o complementare del sangiovese (per colore e profondità di frutto), viene interpretata da Gabriele Mazzeschi in anfora ad esaltarne il lato sbarazzino e semplice di beva. Il passaggio in anfora non ne acuisce le rotondità ma lo rende un rosso da bersi anche fresco che rende giustizia al canaiolo con profumi di fragola di bosco e ribes rosso, mela rossa e ciliegia con tocchi di tabacco, sandalo e amarene.

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Gabriele Mazzeschi Vermentino IGT Toscana 2019 Anfora

Gabriele è enologo e sperimentatore nella sua Val di Chiana e il vermentino è un oggetto sempre meno raro anche nell’entroterra toscano dove però non ha potenza e intensità che raggiunge sulla costa. Ecco che l’anfora diviene contenitori interessante e utile per irrobustirlo allungandone la permanenza su bucce ed estrazione senza toccarne acidità e finezza.

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Elena Casadei Trebbiano Igt Toscana 2019 Le Anfore

L’antica varietà bianca toscana per eccellenza, il trebbiano, viene continuamente e progressivamente riscoperta da molti vignaioli e aziende in cerca del grande vino bianco toscano. Oltre a nuove giaciture e luoghi di impianto migliori per i vigneti si studiano i migliori metodi di vinificazione e dopo la stagione della barrique che non ha lasciato grandi ricordi ecco che è l’anfora ad essere oggetto di attenzioni, per lo meno da parte di Elena Casadei e del suo gruppo di lavoro.

Questo Trebbiano coltivato nella fresca Rufina passa 120 giorni a contatto con le bucce prima di finire il suo percorso in anfora per altri 4 mesi. Il risultato è dorato ma non ossidato, ricco di note gialle di fiore di campo e ginestra, pesca succosa , mela annurca e cotogna, tocchi di miele e zafferano e frutta candita. Al sorso si rivela spigliato con tocchi di opulenza senza mai sfociare nella noia o pesantezza, anzi unendo in maniera notevole il carico di frutto con una spina acido sapida ben conservata dal passaggio in anfora. Ottimo su Crostino ai fegatini ed erba porcellana di Paolo Gori.

Champagne Roger Coulon Heritage 1er cru

La cuvèe più complessa prestigiosa e visionaria di Eric Coulon di Champagne Roger Coulon da Vrigny è proprio questo multimillesimato (in questo l’umida e complessa 2005 e la ricca e abbondante 2006) che dopo 11 anni sui lieviti vede la luce nel bicchiere. A partire da vecchie vigne di Chardonnay e Meunier dalla particella “Champs de Vallier” una vinificazione in legno nelle vecchie botti del nonno rimesse a nuovo danno luce ad un vino ricco e immaginifico dove le note di evoluzione e speziatura si fondono perfettamente su note fruttate di fico, albicocca, carrube, fragole, mirtillo e poi noce di cola, bergamotto alloro e macchia mediterranea.

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Champagne Roger Coulon Heri Hodie 1er cru

Lo champagne di ingresso della maison Roger Coulon, intitolata dal nipote Eric al padre prematuramente scomparso e portata avanti insieme al nonno, è emblematico per la maison stessa e la sua volontà di portare avanti il lato territoriale e artigianale e vinoso della regione. In prima pagina e in etichetta il territorio di Vrigny, Pargny e Coulomne di provenienza delle uve con i vigneti evidenziati in oro. Siamo ai piedi della montagne de Reims ma la predominanza è un munire sublime da una solare ventennale, una base per la cuvèe che assomma stile eleganza e vinzosità e un frutto bellissimo e terso che da una impronta decisa al naso e al sorso e anche al colore quasi rosato e oro rosso.

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