Monthly Archives: dicembre 2010

Due righe di bilancio 2010…e i buoni propositi per il 2011

Post di fine anno “obbligatorio” e ci urge fare un minimo di bilancio prima di lasciare il passo ad un 2011 che ci appare quantomai interessante e risolutivo (per non dire inquietante sotto aspetti tecnologici e umani), per il cibo e il bere italiano in genere, ad una specie di grande bivio da gestire con intelligenza e costrutto.  Ovvero se è uno dei pochi punti di forza rimasto al made in italay, come pensiamo di gestirlo? (altro…)

Le oche dal Campidoglio al vigneto a Montefalco da Di Filippo

Cosa c’entrano le oche con la viticoltura? Ad esempio per evitare il calpestio tra i filari e contemporaneamente gestire  la vegetazione nel mezzo del vigneto ed essere compatibili con una filosofia rigorosamente bio . Nel 2010 nell’azienda umbra “bio” De Filippo si è avuta  la conduzione completa di un vigneto senza l’utilizzo di macchine, ma solo con l’aiuto di animali ,, grazie all’ultizzo delle oche.  I numeri? (altro…)

Segnali positivi per il vino nel 2011 dal Chianti Classico? a Vignamaggio pare di sì!

Almeno la gente pare abbia capito che se crisi deve essere , almeno sul vino non conviene risparmiare. Noi lo pensiamo da un po’ ma anche molti dei clienti della storica Vignamaggio di Greve in Chianti che dai tempi di Monna Lisa in avanti ha sempre saputo (e bene) far parlare di sè. Sentiamo cosa è venuto fuori in quel dell’Helvetia Bristol lo scorso 15 dicembre durante God Save The Wine. (altro…)

A scuola di internazionalizzazione del vino Toscano a Pontedera, con Castellani e i suoi “pianeti” verso i paesi BRIC

In Toscana oggigiorno la parola internazionalizzazione pare diventata un bestemmia in Chiesa ma in realtà ci sono casi che dimostrano che quando viene fatta con criteri moderni e all’avanguardia si possa comunicare un territorio senza snaturarlo e parlando una lingua comprensibile ovunque. L’azienda Castellani di Pontedera ricava dai suoi oltre 100 ettari una gamma di etichette impressionante ma anche di notevole livello medio e altissimo rapporto qualità prezzo. Un caso da studiare o da temere? (altro…)

Vermentino bianco rosa e nero, e gli altri autoctoni dei Colli di Luni di Diego Bosoni

Massaretta, Vermentino Nero e Pallera sono testimonianza di una storia enoica molto antica e diversificata in una zona già vitata e produttiva ai tempi degli Etruschi. Diego Bosoni ci racconta alcune storie dei Colli di Luni e ci invita a scoprire alcuni piccoli vitigni che la modernità troppo spesso rischia di soffocare a God Save The Wine. (altro…)

La Garganega è capricorno, e su questo siamo d’accordo

Per esempio conoscere Stefania Magnabosco  di Montetondo, una delle aziende più dinamiche dell’area del Soave, ha significato avere qualche bella conferma in merito alle capacità di analisi delle persone mediante i vini che producono (come ci insegna a fare Divinando Le Stelle nel Bicchiere). Ecco cosa  abbiamo scoperto durante il God Save The Wine lo scorso 15 dicembre all’Helvetia Bristol a Firenze.  (altro…)

Come eravamo, ovvero God Save The Wine Bacco Natale all’Helvetia Bristol

Atmosfera prenatalizia festosa seppur avvolti dal freddo glaciale che presto sarebbe diventata neve (due giorni dopo). Eccoci nel bellissimo (come scoperto da molti per la prima volta) Helvetia Bristol che ci ha accolto con un grandissimo buffet ricco e quasi casalingo, permettendoci di godere di ogni ben di Dio presente, dagli Champagne fino alle grappe, passando per bianchi altoatesini e chiantigiani per approdare al Carmignanon e Montepulciano (in versione biodinamica), direi che non ci siamo fatti mancare proprio nulla…considerando anche la presentazione di Divinando Le stelle nel bicchiere (pare accolto molto bene). (altro…)

Auguri di Natale e perchè qualcosa davvero cambi per sempre

E così siamo arrivati anche a questo Natale 2010, un Natale che rinfocola la speranza ma che soprattutto suggerisce un cambiamento, una nuova scoperta del vero, molto simile a quella che pittoricamente fecero Giotto prima e Ghirlandaio poi.

Vi regalo una piccola storia che hanno regalato a me, un produttore di vino poeta e un po’ filosofo.

“Osserviamo tre pentole che bollono, una con all’interno delle carote, l’altra con delle uova e l’ultima con dei chicchi di caffè. L’acqua rappresenta la situazione difficile che provoca in noi il dolore ed il cambiamento. Possiamo essere carote che sembrano forti, ma che con la sofferenza si piegano e diventano soffici perdendo la loro tenacia.
Possiamo essere come il fragile uovo che da cuore tenero, da spirito fluido, con il forte dolore diviene duro e rigido. Il guscio sembra lo stesso ma all’interno c’è tanta amarezza e rancore.
O possiamo essere il chicco di caffè che agisce e trasforma l’acqua attorno a sé, che rappresenta la circostanza dolorosa. Quando l’acqua diviene calda, il chicco rilascia la fragranza, l’aroma, il sapore. Se si è come il chicco di caffè, quando la sorte sembra voltarci le spalle, si migliora e si agisce per modificare la situazione che ci vuole opprimere. Quando si tocca il fondo ed i problemi sembrano insormontabili ci si eleva ad un altro livello. Il più scintillante futuro deriva anche dall’errore e dalla capacità di lasciare alle spalle dolore e fallimento.
Le persone più felici non sono necessariamente quelle che hanno il meglio di tutto ma che ottengono il meglio da tutto. ”

Si parla sempre ormai cronicamente di crisi ma raramente si vede il coraggio di reagire e cambiare paradigma e sovvertire il mondo da dentro e per il meglio, come ci insegna una bella riflessione attribuita ad Einstein che Paolo ci ricorda. Dio ci ha mostrato una volta che è possibile , peccato che abbiamo bisogno del Natale ogni anno per ricordarcelo ! Fortuna che  l’arte ci viene incontro (adesso ci sarebbero i social network)  e ce lo rende sempre nuovo e sempre attuale, noi fiorentini ce l’abbiamo sui Lungarni nella Chiesa di Santa Trinita, forse una visita lì varrebbe più di mile parole lette e scritte.

Buon Natale di pace e di speranza a tutti.

Popolare e Nobilissima, mostra di Sandro Chia al Golden View e serata di beneficienza il 12 Gennaio pro Misericordia

E male che vada, vi toccherà bere il Brunello più premiato al mondo, ovvero quello di Castello di Romitorio, che piace tanto a Ziliani (pare)… Ma partendo dall’inizio, è stata inaugurata ieri con vip e giornalisti ritrovatisi al Golden View a Firenze la mostra personale di Sandro Chia (proprietario della tenuta e artista noto per i suoi quadri divenuti etichette dei vini dell’azienda) che anticipa una cena che si terrà il prossimo 12 gennaio per raccogliere fondi per la Misericordia di Firenze. (altro…)