Dopo Roma per celebrare quel mese speciale per il vino che è Maggio God Save The Wine si fa in due e saremo a Firenze giovedì 23 Maggio per celebrare i “Maggianti” del Vino. Tutti insieme nel cuore della primavera ce la potremo godere sul Lungarno più bello e affascinante di Firenze al Fusion Bar del Gallery Hotel per scoprire i vini della prossima stagione che rinnova la natura e i suoi frutti. Chi sarà con noi in questa serata incantevole?
Monthly Archives: maggio 2019
Venerdi 31 Maggio Bistecca e Champagne Summer Edition in trattoria!
Questa Primavera strana ci ha scombussolato tutti e per dare una sterzata a questo finale di stagione e propiziare una grande estate abbiamo deciso che avremo un’altra attesa serata Champagne con voi e precisamente venerdi 31 maggio con la prima edizione estiva di Bistecca e Champagne!
Tenuta Montauto Brut Metodo Classico Sangiovese 100%
Fresco diretto scattante, una bollicina particolare che sfrutta l’acidità del sangiovese e i suoi aromi di base per un metodo classico sorprendente che rende giustizia al terroir che lo vede nascere. Naso di agrumi arancio rosso e mandarino, tocco floreale di rosa e una vago cenno di ciliegia e amarena corredate da note di nocciola e panificazione dalla permanenza sui lieviti.
Lunedi 20 maggio God Save The Wine torna a Roma! Vi aspettiamo da Romeo Chef & Baker
A Maggio God Save The Wine si fa in due per celebrare la rinascita della natura! Le prossime edizioni del festival God Save The Wine si terranno infatti a Roma lunedì 20 maggio e a Firenze giovedì 23 Maggio per celebrare i “Maggianti” del Vino. A Roma il Festival del Vino si arricchisce God Save The Wine con una masterclass, 18 cantine prestigiose, champagne, gran buffet della chef stellata Cristina Bowerman , tutto per celebrare un mese fondamentale per l’agricoltura e il vino…
Paolo Gori e il menu di metà primavera, Carabaccia con piselli, erbi e faraona
Paolo Gori ci parla del menu realizzato per i vini di Montauto dalla Maremma. Montauto e l’insolita Maremma del vento. Come le stagioni, cambiano le zuppe e le minestre e in tavola arrivano gli “erbi” e la carabaccia si arricchisce di piselli oltre le immancabili cipolle. Ma non è l’unica particolarità del menu presentato perchè torna la Faraona e la Cinta Senese in versione spiedino.
Therra Toscana IGT 2013 Sangiovese Montepulciano Cabernet Merlot
Il vino di ingresso della tenuta Podernuovo Palazzone di Giovanni Bulgari incarna bene il rispetto del territorio e la volontà di scoprirne nei dettagli il terroir. Sangiovese e montepulciano a dare profondità ricchezza e agilità italica e cabernet e merlot a dare solidità e piacevolezza. Il mix al naso riesce molto bene con note di rosa lavanda alloro mirto e lentisco con frutto di bosco intrigante scuro e con lampi di note balsamiche come anice, timo e mentuccia.
Maso Warth Lagrein 2018 Moser Vigneti delle Dolomiti IGT
Uno dei vitigni più particolari e ricercati del Trentino e Alto Adige in una versione giovanissima appena lanciato sul mercato . Questo Lagrein figlia di un’annata molto interessante è scuro, speziato accattivante oscuro ma solare carnoso ed energico. Le uve sono coltivate sui terreni collinari della tenuta Maso Villa Warth e offrono un bel mix di acidità e intensità aromatica.
Bolgheri Rosso DOC Tenuta Meraviglia 2016
Prima annata per il rosso di Tenuta Meraviglia e subito uno squillo e l’idea dell’impronta del vino rosso fresco importante e ricco al naso ma dotato di beva agile e spigliata. Lamponi e ribes rosso, refoli balsamici, alloro e mirto e tocco di marasca preludono ad un bel sorso che ha un impatto molto più lieve di quanto il naso faccia presagire.
Tenuta San Guido Guidalberto IGT Toscana 2016
Ecco un vino che non vuole essere il fratello minore di nessuno e che traccia una strada sempre più convinta e distante dal Sassicaia suo compagno di scuderia. Il merlot (raccolto a settembre inoltrato) e il grande cabernet della 2016 ci regalano una versione elegantissima e con inizio quasi floreale ma con note di mora di rovo, bergamotto, macchia mediterranea, sandalo e verbena che si fanno bene stada.
I grandi vini delle vecchie vigne d’Italia
Ci vorrebbe davvero un bel censimento completo per questo tema sempre più “profondo” e importante ovvero la capacità di dare grandi vini che hanno le vecchie vigne portate avanti con cura e metodo. E’ ormai fuori discussione che la ricchezza e la profondità di un vino dipendono da chi lo produce ma anche e soprattutto da dove nasce e dall’età delle vigne che con il tempo si approfondano nel suolo raggiungendo un equilibrio speciale con un luogo. Su Business People di Maggio in edicola raccontiamo e discutiamo sul fatto che l’Italia ha un patrimonio enorme di vecchi vigneti che rivelano il vero terroir e il vero gusto del territorio con vigneti che andrebbero tutelati come monumenti perchè portano con se e fanno rivivere le storie e le scelte di vita e di gusto di chi li ha piantati e spesso di intere comunità e culture.