Il Cabernet è stato per 4 grandi aziende italiane la scintilla per farle nascere , ne raccontiamo la storia attraverso i vini e questo vitigno. Oggi cè grande confusione, mode si susseguono ed è difficile dare identità alle proprie aziende. Tanta attenzione alle varietà autoctone oggi ma non ad ogni costo, se l’alloctono legge il territorio allora può essere ambasciatore del territorio meglio di molti altri meno piacevoli. Quattro famiglie, aziende sempre di proprietà e legate al luogo dove nascono. Le ricchezze vanno sudate e il vino ha contribuito a preservare territori che forse si sarebbero perduti nel tempo. Scopriamo come sono da giovani, cosa esaltano dei rispettivi terroir e come evolvono. (altro…)
Bevute
Terre da Cabernet: Attilio Scienza racconta storia, evoluzione e mercato del Cabernet Sauvignon in Italia
Lo scorso venerdì ho avuto il grandissimo onore di condurre insieme ad Attilio Scienza un incontro seminario sul Cabernet Sauvignon in Italia, atto primo dell’associazione “Terre da Cabernet”. Questa associazione nasce da Tenuta San Leonardo, Tasca d’Almerita, Castello del Terriccio e Montevetrano a Roma, Palazzo Taverna e con l’intento di dimostare e portare all’attenzione di molti che il successo del Cabernet Sauvignon in Italia come in molti paesi del mondo non dipenda dal varietale in sè ma dalla sua capacità di leggere un territorio. Ecco la relazione introduttiva condotta da Attilio Scienza, in seguito pubblicheremo l’analisi dei vini secondo i loro terroir d’origine. (altro…)
Un altro poco di Waka Waka e poi basta: i vini di AfriWines dal Sudafrica
Sappiamo che non ne potete più di Shakira e che i mondiali sudafricani ci hanno lasciato un po’ di amaro in bocca (altro che le dolcezze del Vin de Costance!). Per non sprecare però l’occasione e la visibilità, ne abbiamo approfittato per assaggiare qualche vino che importatori coraggiosi hanno cominciato a distribuire dalle nostre parti come ad esempio Fabio di AfriWines che abbiamo conosciuto, come il 90% dei nostri ultimi contatti, su Twitter…Ecco i nostri pareri su alcuni vini in catalogo. (altro…)
Cecchi Coevo 2007 e il segno dei tempi
Può far discutere o meno, ma quando l’intento di un vino è già dall’inizio quello di stare al passo dei tempi, non ci si può scandalizzare che ogni anno sia diverso e non solo per l’annata, anche come filosofia e impostazione. Parola d’ordine del 2007 è infatti bevibilità freschezza e “più Castellina in Chianti che Maremma” come dice Chiara di Cecchi.
Montecucco vs Sudafrica: due territori, due laboratori
All’interno della rassegna La Cucina al Centro di Cantina PieveVecchia ho organizzato un piccolo seminario con cena abbinata sui vini sudafricani di cui molti hanno parlato per via dei mondiali e che paiono purtroppo per tornare nell’oblio dopo pochi mesi. E sarebbe un vero peccato perchè assaggiandoli si scoprono molte cose, e non solo sul SudAfrica ma anche su cosa significhi lottare e impegnarsi per trasmettere un terroir attraverso il vino. (altro…)
“Vorrei che il mio vino fosse una mignotta dal grande equilibrio” (anche Salcheto il 21 settembre a God Save The Wine)
Da Montepulciano, una realtà che vuole comunicare una idea di eleganza e tradizione con il linguaggio più universale possibile e quindi musica, immagini, persone. Michele Minnelli risponde alle nostre domande con un entusiasmo che si riflette nei vini, mai banali e che ogni volta ci fanno scoprire una parte di Montepulciano che non credevamo esistesse e che scopriremo martedì 21 Settembre nella spettacolare serra del Giardino dell’Orticoltura di Firenze, in mezzo alla farfalle… (altro…)
(con i piedi a mollo nel Pinot Grigio) Kettmeir e l’anticamera del Paradiso
Così Josef Romen chiama l’Alto Adige, anche se con un accento più da Sud Tirol, e stando di fronte a queste vallate e al panorama mozzafiato della zona del lago di Caldaro (Kaltern) è difficile dargli torto. Terra particolare, frammentatissima dove anche un colosso come Santa Margherita (proprietaria dal 1986 della cantina Kettmeir) fatica a trovare terreni da acquistare e gestire direttamente. Terra dove regna il Maso con le sue leggi e regole medioevali e rituali secolari portati avanti con rigore teutonico, anzi tirolese… (altro…)
Vino e Cocktail: tutte le ricette su Business People di Settembre in edicola
La tendenza è ormai in atto da diversi anni ma solo con l’ultima estate grazie ad alcune grandi produzioni cinematografiche (vedi i cocktails Sex & The City 2 con Moet et Chandon) i cocktails a base di vino sono stati sdoganati in maniera eclatante. Vuoi per la ricerca di gradazione alcolica minore, vuoi per l’effetto freschezza, vuoi per un effetto glamour che il vino continua ad evocare, ecco che gli esempi e le ricette si sono moltiplicati. Su Business People in edicola da oggi le raccogliamo per voi così che avete qualcosa da raccontare dalle vacanze… (altro…)
La Fabbrica dei Sapori a Battipaglia (SA)
Ne avevo sempre sentito parlare ma mancava sempre l’occasione di andarci, nonostante i vari eventi organizzati qua. E trovarcisi davanti fa un certo effetto! Enorme e imponente con sale e cucine da caserma più che da pizzeria. Forni e piastre enormi, griglie poi sale museo, conferenze, un campo da calcio attrezzato con giochi porte e reti da pallavolo, non so se 3 o 400 coperti tutti stracolmi al sabato sera. Questa è (anche) la Fabbrica! (altro…)
Greco di Tufo, partiamo dall’inizio (di Marzo), nel 1648
Ovvero da quando qui si coltivava soprattutto vitigni rossi, prima che Scipione di Marzo, progenitore della grande famiglia (oggi di Somma) proprietaria della Cantina di Marzo, decidesse nel 1648 (0 1647, questione irrisolta) di piantare l’uva Greco in zona. Vennero poi le solfatare e il vino rosso sparì quasi del tutto per lasciar spazio a questo piccolo prodigio campano dal sapore renano con lo zolfo al posto dell’idrocarburo. Proprio la casa della grande famiglia Di Marzo apre le sue porte al Greco, direttamente da una stradina di Tufo che se ne scende dalla piazza principale… (altro…)