trattoria

Saperavi de Gitana 2021 Amphora

Il vitigno che Noè piantò sceso dall’arca è un classico in cui tutte le cantine vicine all’area della Georgia, da dove è originario, si cimentano per la sua importanza storica e la ricchezza delle sue sfumature aromatiche e tanniche. Per la sua esuberanza Gitana 1953 lo coltiva in Moldavia con cura e attenzione ma soprattutto lo vinifica in anfora per mantenerlo fresco e polposo senza l’appesantimento con il legno.

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Pinot Nero 2023 e 2022 Grazioli

Il grande amore per il pinot nero e le esperienze di viaggio studio in Borgogna lasciano un bel segno nel modo in cui Mattia Grazioli lavora con il pinot nero in Oltrepo’ Pavese. Nella 2023, non ancora in commercio, Ll sensazioni ricordano una bellissima florealità di rosa, susine molto mature, ciliegie e amarene, frutta di bosco abbastanza scuro sempre sostenuta da riserva di freschezza balsamica non sensa note mediterranee di carrube e olive. Al sorso nonostante l’estrema giovinezza l’equilibrio è notevole con una bella acidità, nota asprigna e fresca che sorregge il corpo e la sontuosità del tutto. Bocca di spessore e allungo, estratto notevole ma con belle prospettive.

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Oraterra 2019 Grazioli

Un blend di uve dell’oltrepo’ dove prevale a livello aromatico il moscato ma dove anche ortrugo, malvasia e altri vitigni si fanno trovare pronti per l’estro di Mattia Grazioli che non si limita a scimmiottare il concetto degli orange del Carso, anzi. “In azienda abbiamo una forte storicità e vocazionalità per quanto riguarda i vini rossi. Oraterra è questo; un vino rosso fatto con uve bianche. Da uve tipiche del nostro territorio abbiamo ottenuto questo vino, ispirato ai vini di una volta. Uva matura, una buona parte di uve a grappolo intero e la pazienza di aspettare“.

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Moscato d’Asti Nivole Michele Chiarlo 2023

Il primo vino di ogni piemontese, ma crediamo anche di ogni italiano, è quasi sempre il Moscato d’Asti per la sua bassa gradazione e grande capacità di seduzione per i suoi incantevoli rimandi floreali e fruttati. Note di gelsomino notturno, gardenia e narciso si fondono con richiami alla vaniglia e alla frutta tropicale per sfociare in una vera e propria nuvola di dolcezza al sorso dove però non stanca mai veramente.

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Mangiare in Trattoria e restare in forma: la dieta da 1800kcal da seguire con noi!

Diciamolo chiaramente, la tradizione toscana non è nemica della linea, anzi: è amica del benessere!  Quante volte avete pensato che mangiare in trattoria significhi necessariamente rinunciare alla dieta? Quante volte avete associato la cucina tradizionale fiorentina a un inevitabile aumento di peso? Nel corso degli anni sono tantissimi i clienti che sono riusciti a dimagrire Da Burde vogliamo sfatare questo mito una volta per tutte… (altro…)

Carmignano Villa Artimino Poggilarca DOCG 2021

La tenuta di Artimino nasce nel 1596 e già da prima in zona si facevano grandi vini. Continuano oggi la tradizione la famiglia Olmo con Annabella Pascale e Francesco Spotorno Olmo. La loro tenuta è immersa nei suoi 732 ettari divisi fra la provincia di Prato e quella di Firenze, con il fiume Arno che scorre nella valle ai piedi della cantina. Coltivata da sempre a boschi (è nata nel 1596 come riserva di caccia di Ferdinando de’ Medici) e vigneti (oltre settanta ettari con l’obiettivo di arrivare a cento nei prossimi anni) e circa 17.000 piante di olivo su terreni non sempre facilmente accessibili.

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Barbocchio Barco Reale di Carmignano DOC Tenute Ceri 2022

Tenuta Ceri potrà essere l’ultima arrivata nella storia quasi millenaria del vino a Carmignano ma di certo ha già saputo farsi notare. Grandi profumi, eleganza da vendere, importanti investimenti in vigna e in cantina hanno permesso all’azienda guidata da Edoardo Ceri di ottenere il premio di rivelazione dell’anno da parte del Gambero Rosso e assaggiando questo Barco Reale 2022 si capisce benissimo il perchè di tanto entusiasmo.

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Roero Arneis le Madri DOCG 2023 Michele Chiarlo

Alberto, direttore commerciale di Michele Chiarlo, racconta in trattoria la storia e l’impegno dell’azienda Michele Chiarlo per la barbera e per i vitigni e terroir piemontesi. La produzione aziendale comprende infatti anche Barolo , Barbaresco e Moscato oltre il cuore nel Nizza con la Barbera e non poteva non riguardare anche l’Arneis, il bianco di casa che nasce come vino di risulta o di consumo veloce per diventare un riferimento tra i bianchi italiani.

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Venerdì 7 Marzo 30 anni di Selvanella in Verticale 1990-2020

Celebriamo il prossimo venerdi 7 marzo i quarant’anni della Selvanella, un cru di Radda Chianti Classico che esploreremo con una verticale imperdibile con vini dal 1990 fino all’ultima uscita ovvero la 2020. Andremo alla scoperta di quattro decenni di un cru d’eccezione del Chianti Classico più stiloso ed energico, elegante fine e distinto come pochi altri insieme ad una cucina ad hoc di Paolo Gori che esalterà anche in apertura il nuovo Poggio ai Rosi pinot nero per concludere con un Vin Santo Occhio di Pernice anni 2000…

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Nizza LaCourt Michele Chiarlo Riserva 2020

La barbera è vitigno caparbio e rustico ma se trattato in guanti bianchi sviluppa complessità eleganza e ricercatezza come pochi altri vitigni italiani. Durante la serata dedicata a Michele Chiarlo e la cucina piemontese in trattoria abbiamo esplorato le varie sfumature della Barbera nella Nizza DOCG. Dalle versioni incentrate su frutto e freschezza si arriva ad una Riserva come questa dove le componenti immediate e goderecce affiancano una evoluzione e una complessità speziata cangiante e suadente.

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