Isole e Olena è una delle aziende di riferimento di tutto il Chianti Classico ogni anno propone un concentrato di energia sangiovese a partire da questo monumentale IGT Cepparello che ormai da decine di anni si conferma tra i più ispirati. Il terroir è quello di San Donato in Poggio dove potenza ed eleganza si fondono se guidati da mano sicura e precisa come quella di Paolo de Marchi.
vino
SuiSogni 2019 Casa Gori Toscana IGT
Da piena un vino che fa sognare gli appassionati del sangiovese sicuri di aver trovato un’altra azienda capace di esaltarlo come si deve. Persone appassionate e umili e genuini amanti del territorio dove si sono trasferiti, la famiglia Gori si occupa di birra, formaggi e allevamento con la stessa passione che ci mette nel vino e si sente eccome.
Belcolle Barbaresco DOCG Pajorè 2019
01Dal comune di Treiso arriva questa cru importante di Barbaresco disposto su 4,1 ettari per un altitudine che va da 190 a 350 metri sopra un terreno di marne calcaree e argilla, conosciuto grazie a Giovanni Moresco e le sue vinificazioni in purezza a partire dal 1967. Il vigneto è noto per produrre vini con tannino ben delineato, strutturati ed eleganti, con finezza ed eleganza che colpiscono più di potenza. Non fa eccezione questo Pajorè con note distintive e intense, calde e dolci di lavanda, viola candita, mughetto, fragole, lamponi, albicocca, pepe nero, melograno più un corredo speziato che va oltre i classici fino a lambire le spezie orientali tra cardamomo e ambra.
Cantina Dainelli “Intruso” Sangiovese e Tempranillo Igt Toscana 2019
L’intruso della situazione è il tempranillo noto da secoli in Toscana come malvasia nera e che qui doa al sangiovese una rotondità dolce e cupa di frutto molto invitante soprattutto se accopiata alla classica florealità e frutta rossa del vitigno. Dario Dainelli nella sua seconda vita professionale da vignaiolo porta qui un vino che per metà matura in anfora e coniuga frutto e tensione acida in maniera molto intrigante, naso di viole, marasca, prugne in confettura, pepe nero e tabacco con note di erbe aromatiche mediterranee.
Madonna delle Grazie 2017 Brunello di Montalcino Il Marroneto
Il Madonna delle Grazie di Alessandro Mori è ormai un fuoriclasse di livello assoluto non solo per sangiovese e Montalcino ma per il mondo in genere e che ormai riesce a ripetersi su livelli elevatissimi praticamente ogni anno anche in annate come la 2017 ostiche e complicate per chiunque cerchi eleganza e nitidezza. Il versante nord lo tiene a riparo da eccessi calorici ma in realtà serve mano ferma e lucidità in cantina per non perdere di vista la finezza in annate come questa.
Dario Dainelli e il vino
Dario Danielli ex calciatore viola ma non solo si butta nel vino a capofitto e con passione essendo cresciuto in una famiglia che ha sempre coltivato la terra. Non prende le scorciatoie dei vitigni internazionali ma cerca l’espressione di territori particolari come il Giglio e la sua ansonaco e Cerreto Guidi per sangiovese e malvasia nera (tempranillo).
Champagne Henriot Brut Rosè
Un bellissimo delicato eppure forzutissimo rosa questo di Henriot che si esalta con piatti importanti e con una bella dose di grassezza. Naso di visciola e ribes rosso, lamponi, iris, agrumi, pepe e cardamomo, confetto e zenzero, rosmarino, dolce e fine, sensualità e spezia, raffinato e armonico con lunghezza gastronomica, da aperitivo ma non solo, funziona bene il meunier anche in piccola %. Solenne quasi il finale tra chiodo di garofano e ribes nero. In Trattoria è stato prezioso e fantastico sugli Stracci Pasta Fabbri con il nostro sugo di prosciutto Toscano preparato da Paolo Gori.
Belcolle Langhe Doc Nebbiolo 2019
Un’annata appena nata ma che mostra già un timbro di qualità cristallino e affascinante. Il bello dei nebbiolo di Langa è che possiedono spesso le intensità e il carattere dei grandi vini della zona ma in versione agile fresca e quotidiana. Non fa eccezione questo nebbiolo di Belcolle che seppure appena nato mostra piccantezza e distinzione aromatica molto pronunciata.
Giovedi 17 marzo Schloss Gobelsburg a La Menagère, il salotto del vino riapre…
Si riaprono per gli appassionati di vino le porte del privèe de La Menagère, il locale più trendy e intrigante di Firenze che ha inaugurato da poco il suo “salotto” del vino. Dopo la Borgogna andremo in Austria a scoprire la tradizione dei monaci cistercensi di Schloss Gobelsburg e i suoi magnifici bianchi da gruner veltliner e l’occasione sarà ideale per assaggiare altri piatti di Nicholas Duonno, il talentuoso giovane chef che sta conquistando sempre più palati con la sua cucina speziata grintosa e di sicura soddisfazione.
Champagne Henriot Blanc de Blancs
Per una maison vocata allo chardonnay come Henriot questo Blanc de Blancs è un vino ovviamente fondamentale e un biglietto da visita importante. Il degorgement del prodotto oggi in distribuzione è aprile 2018, con base vino 2014, poi 4 anni sui lieviti. Note di zagara e agrumi, mandarino e arancio, fine e dolce di canditi, zucchero filato, bollicine finissime cremose raffinate e delicate, caffè e tostature delicate e sensuali, finale di bellissima lunghezza. Da noi si è rivelato ottimo su Passatelli in zuppa di zucca e midollo, una esaltazione di umami davvero magnifica.