wine tasting

Bele Casel Asolo Prosecco Extra Brut

Luca Ferraro è stato uno dei primi vignaioli a impegnarsi a fondo per far conoscere la specialità di Asolo nel mondo del prosecco e i suoi vini sono sempre esemplari ed impeccabili, trasparentissimi nei confronti del territorio e dotati di energia e forza non comuni. Questo Asolo poi è extrabrut, tipologia identitaria della denominazione e mostra come si possa asciugare il sorso e renderlo freschissimo senza perdere dolcezza di aromi floreali o fruttati.

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Monteraponi Chianti Classico Riserva Il Campitello 2010

Un campione di razza che in gioventù è irresistibile e travolgente capace di portare la forza e l’eleganza di Radda e dei boschi di Monteraponi nel bicchiere in maniera precisa. Questa 2010 ha avuto una evoluzione molto particolare e siamo in un campo di note aromatiche di sottobosco, mallo di noce, frutta sotto spirito, ribes nero e prugna, fichi neri, mandorle a tratteggiare il carattere di un vino autunnale, bello forte affascinante forte e corposo che ora vuole mostrare la sua intima dolcezza e gradevolezza.

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Montevertine Toscana IGT 2010

L’annata 2010 in Chianti Classico non ha la forza e la potenza di Montalcino ma vini come questi dimostrano che probabilmente è solo questione di tempo in bottiglia. Questo Montevertine raddese nel midollo ha frutto scuro e pepato, grinta ed energia balsamica tra ginepro e senape, lieve vegetale giocato in grande eleganza.

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La Cegia Ripasso della Valpolicella 2021 Begali

Uno dei vini più azzeccati di tutta la Valpolicella è decisamente questo La Cegia, una interpretazione di Ripasso da parte di Begali che non aggiunge peso e struttura all’eleganza snella del Valpolicella ma solo tanta intensità aromatica e vitalità. Se spesso infatti i ripasso sono dei piccoli Amarone con corpo e struttura simili qui la tecnica è più gestita come il Governo alla toscana e il risultato è di una croccantezza speciale.

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Poggio di Sotto Rosso di Montalcino 2010

Un vino che ha creato di fatto la categoria dei Rossi di Montalcino uscita ritardata, nel bicchiere questo Rosso 2010 di Poggio di Sotto ha freschezza impressionante, frutto mix perfetto tra rosso e nero, dalla fragola alla prugna passando per carrube e sottobosco ma sempre sul lato vitale, nessuna nebbia. Vino centrato e integro ma con tocco di cuoio e liquirizia di inizio evoluzione.

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Tiezzi Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2010

Da una delle vigne più spettacoli e celebri di Montalcino ecco un vino monumento e classico del territorio e ancora prima della famiglia Tiezzi, tra le storiche fondatrice del consorzio. Dal bicchiere di questa 2010 di Brunello emergono note riconoscibili dello stile aziendale tra note terrose, ematiche e lievemente affumicate, carattere rustico e contadino in cui il frutto emerge in maniera nitida ma sempre in versione dark e oscura.

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Cornia Gran Selezione Il Colombaio di Cencio DOCG Chianti Classico 2020

Il Chianti Classico Gran Selezione Cornia di Il Colombario di Cencio è un esempio di cosa può fare il sangiovese a 460 m di altitudine a Gaiole in Chianti. Non solo intensità struttura rigore ma la capacità di tradurre il macigno e la pochissimo strato di terra che c’è sotto in un vino di carattere che impressiona e rimane impresso. Note aromatiche molto scure che ricordano più la mora e il mirtillo , l’amarena la ciliegia e il cacao.

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Begali Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2018

Lorenzo Begali è una delle più storiche e famose aziende produttrici di Amarone con radici nel borgo di Cengia, dal nome delle rocce che punteggiano la collina vicino le case del paese, nella Valpolicella Classica alle pendici della collina di Castelrotto, nel comune di S. Pietro in Cariano. L’edizione 2018 del loro Amarone “annata” ha ritmo e stile antichi ma una secchezza e piacevolezza di beva molto moderno. Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara sono assemblate a dare un vino di importanza non banale ma con equilibrio difficilmente immaginabile leggendo i 16,5% in etichetta.

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Castello Tricerchi Brunello di Montalcino 2018

Un’annata molto particolare la 2018 che a Montalcino ha diviso la critica ma che ha regalato tante soddisfazioni a chi l’ha saputa ben interpretare. Perfettamente nelle corde di Castello Tricerchi che da sempre persegue eleganza e bevibilità senza dimenticare gusto e struttura, la 2018 del suo Brunello è una prova maiuscola e di grandissima soddisfazione per come gioca con dolcezza e tannino, per come avvolge il palato regalando pizzicori e brividi balsamici mentre al contempo spande aromi di frutta cesellati e finissimi. (altro…)

Il Marroneto Rosso di Montalcino Ignaccio 2010

Dal versante nord di Montalcino un campione di classe ed eleganza che sa dire la sua anche sul Rosso dopo gli allori e i trionfi del Brunello. Alessandro Mori dedica al figlio (dal cui soprannome viene il suo nome) la realizzazione di questo vino per Il Marroneto ed è un vino intimamente dolce e gentile ha una grinta già intensa anche al naso con note balsamiche che vanno a completare un naso fruttato profondo su note sorprendentemente rosse tra fragole ribes melograno .

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