winetasting

Ridolfi Brunello di Montalcino Donna Rebecca 2018

Un vino insolito e che pare quasi fuori dal tempo questo Donna Rebecca di Ridolfi che nasce grazie all’utilizzo della barrique, il famigerato legno piccolo che tanto ha influenzato l’espressione del Brunello di Montalcino negli anni 90 e 2000. Sia la vinificazione che il successivo affinamento di questo Brunello avviene infatti in legno piccolo e le note vanno dalla mela all’albicocca oltre frutto di bosco che qui ha carattere più solare, radioso e rosso rispetto al suo corrispettivo Brunello Annata 2018.

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Venerdi 13 Ottobre Serralunga vs Gaiole in trattoria!

In scena in trattoria il prossimo venerdi 13 ottobre una sfida molto sentita tra due modi di lavorare la terra e il vino! Una serata dedicata a Serralunga  (d’Alba) vs Gaiole (in Chianti) significa assaggiare ed analizzare 2 Cru di Barolo a confronto con 2 Cru del Chianti Classico. Scopriamo differenze e similitudini tra vignaioli toscani e piemontesi in questa sfida di giganti tra le due parcelle di Fontanafredda La Delizia da Lazzarito e La Villa da Pajagallo e tra le due Gran Selezione Cornia e Montelodoli del Colombaio di Cencio a Gaiole.  Altitudine, “manico”, suolo, vitigno: cosa influenza di più il gusto del vino?

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Maratona Ansonica domenica 1 ottobre ad Orbetello, oltre 30 vini per la masterclass alle ore 10

In collaborazione con AIS Grosseto ed Emiliano Leuti sono orgoglioso di presentarvi la seconda edizione di Sfumature d’Ansonica – Un vino del Mare, un Vino da Amare che si svolgerà ad Orbetello tra domenica 1 ottobre e lunedi 2. Sarà un evento in due giornate di cui una, la domenica,  dedicata alla Masterclass che condurrò personalmente con più di 30 vini 100% ansonica nei vari stili produttivi e poi al lunedi dedicato operatori e tecnici e banchi d’assaggio. Un fine settimana fondamentale per capire che ruolo ha e quale ruolo potrebbe avere in futuro questo vino nel contesto dei bianchi toscani del futuro.

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Venerdi 22 Settembre Barolo Brunello in Palagina!

Nel palcoscenico del Valdarno de La Palagina torna in scena la sfida di sempre tra Barolo e Brunello, sangiovese e Nebbiolo, Toscana e Piemonte. Due campioni del territorio che interpretano il sentire e il gusto moderno in annate stimolanti e di cambiamento climatico. Caviola e Castello Tricerchi nei bicchieri saranno l’accompagnamento ideale di un menu curato da Paolo Gori ed Eros Ghezzo che rievoca sensazioni profondamente toscane e spirito piemontese.

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Lunedi 12 giugno Fugnano cena degustazione all’Enoteca Norcenni Girasole!

Cominciano le nostre winemakers dinner al Pasta Bar ENoteca del Norcenni Girasole! Per tutta l’estate lunedi e giovedi saremo in campeggio con le nostre degustazioni e coinvolgeremo i nostri produttori preferiti della Toscana e non solo. Si comincia lunedi 12 giugno alle 19:30 con Laura Dell’Aira di Fattoria di Fugnano! Di seguito ecco il menu e i vini che assaggerete insieme a Laura…

Our winemakers dinners begin at the Norcenni Girasole Pasta Bar ENoteca! Throughout the summer, Monday and Thursday we will be “camping” with our tastings and we will involve our favorite producers from Tuscany and beyond. It all starts on Monday 12 June at 19:30 with Laura Dell’Aira from Fattoria di Fugnano! Here is the menu and the wines that you will taste together with Laura…

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Le Volte dell’Ornellaia IGT Toscana 2020

Un vino immediatamente godibile, pronto e godereccio: l’impressione che ogni volta fa nel bicchiere il vino d’ingresso della Tenuta de L’Ornellaia è sempre festosa e inconfondibile. Unione di sangiovese di Toscana, merlot e altre uve di Bolgheri, rimarca forte una nota di viola mista a lavanda, pepe, lamponi e fragole in confettura e anche sfumature di tostatura delicata. Sorso che scatena golosità e piacevolezze assistite per un finale non banale e una agilità che non trascura una struttura capace di renderlo ottimo su abbinamenti importanti come tagliatelle al sugo di cinghiale e carni bianche.

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Ornellaia Bolgheri Superiore DOC 2017 – “Solare”

Un’annata la 2017 decisamente complicata in Toscana ma molto più gestibile sulla costa grazie ai venti e all’effetto mitigatore del mare ma anche un’annata perfetta per capire il nuovo corso di levità e piacevolezza di Ornellaia che con il suo grand vin ha iniziato dal 2015 un percorso di ripensamento su alcuni eccessi di potenza e muscolarità. Naso intenso e preciso, elicriso, lavanda, rosa damascata, incenso, fruttato rosso e nero, miele di tarassaco, note agrumate d’arancio, lentisco, alloro, mirto, ginepro, bellissima la speziatura da legno. Sorso stupefacente con lieve rugosità tannica e un filo di asciugatura che sconta l’annata ma niente che non possa essere compensato con un ottimo abbinamento in tavola (cinghiale in dolce e forte nel nostro caso). Nel finale ritorna il balsamico con prepotenza e una nota dolce splendida di frutta. Vino di una beva sontuosa ed elegante a dispetto di tutto e tutti, davvero un grande esempio della magia che Bolgheri riesce ad esprimere nei bicchieri.

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Le Serre Nuove dell’Ornellaia Bolgheri DOC 2019

Il second vin della Tenuta dell’Ornellaia è una diversa interpretazione del territorio boglherese e dei vigneti della tenuta dove il merlot sale in cattedra (54%) in maniera sontuosa e ricercata con un riecheggio di stilemi propri di Masseto e al contempo mantenendo struttura ed eleganza di Ornellaia. La dimensione oggi di LE Serre Nuova è più che mai quella della ricercatezza e intensità ma non scevra da freschezza piccante e sottigliezze tanniche. Naso con note di cassis, mirtillo, more in confettura, elicriso e macchia mediterranea si integrano perfettamente con note tostate e di ebanisteria nobile benissimo tratteggiate. Bocca con ritorni balsamici di resine ed eucalipto, bella la sensazione tannica che interpreta benissimo l’annata 2019.

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Benefizio Pomino Bianco DOC Frescobaldi 2020

Uno dei vini bianchi più gloriosi a vita nuova restituito con le ultime annate si presenta davvero scintillante nel bicchiere. Beneficio Pomino è erede di quel mitico vino che Leonia Albini portò in trionfo a Parigi nel 1878 e ha recepito la lezione di piacevolezza e sapidità degli ultimi anni: è scattante già dal naso agrumato al naso con tanti rimandi floreali tra gelsomino narciso fior d’arancia e muschio bianco ma è in bocca che sorprende davvero tra note nocciolate, lievemente burrose e sapide che abbinano alla grande la farinata con brodo di testina di cinghiale di Paolo Gori. Ma in genere con tanti abbinamenti di mare importanti e anche di terra se la cava come vini molto più nordici e blasonati.

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La cucina del cinghiale dall’antipasto al dolce

Paolo Gori racconta il cinghiale alla quinta ovvero cinque modi di usare il cinghiale in cucina e volendo anche per un pasto completo dall’antipasto al dolce. Si parte con il prosciutto abbinato a carciofi sott’olio  e un grande vino rosa quindi si passa alla farinata gialla versione rinforzata con brodo con testina del cinghiale. Come primo le tagliatelle con il sugo del Cinghiale in umido (senza macinatura ma tenuto grossolano). Quindi si arriva al piatto principale ovvero il Cinghiale in Dolce e Forte e infine la schiacciata alla fiorentina preparata con lo strutto del cinghiale stesso.

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