Dal gran bollito misto piemontese con i 14 tagli di carne cucinati da Paolo Gori fino alle bollicine di Moser dal Trentino passando per tanto Chianti Classico, Bolgheri con Sassicaia 2016 in anteprima e nuove scoperte da tutti i remoti angoli della Toscana. Molte date hanno già tantissime prenotazioni quindi se volete essere dei nostri non attendete oltre per prenotarvi!
Andrea Gori
Champagne Bruno Paillard Assemblage 2008 “Energie”
Annata di grazia la 2008 con una Energia sottesa ben intepretata dall’artista coreano Bang Hai Ja che ha realizzato l’etichetta del millesimo e una interpretazione sontuosa da parte di Bruno Paillard del terroir della Champagne. Con le uve da 10 Cru diversi per il 20% in barrique e lasciato più di sei anni sui lieviti, dégorgement nel giugno 2015 e dosaggio standard per Paillard di 5 g/l e perfetto da assaggiare oggi dopo tre anni in bottiglia a riposare .
Chianti Classico Clemente VII Riserva 2013 Castelli del Grevepesa
L’etichetta nera con il Papa Medici è un vino schietto e intrigante che evidenza la bellezza del sangiovese in evoluzione tra note di bergamotto china frutta di bosco in confettura rossa e amarena.
Sua Santità Vin Santo del Chianti DOC 2010 La Leccia
Questo bel vin santo della fattoria La Leccia di Montespertoli proviene da caratelli con malvasia e trebbiano, un vinsanto tradizionale ben fatto sapido e affascinante con note di sottobosco autunnale, albicocche, miele, frutta passita tropicale e soprattutto un tocco a metà tra dolcezza e ossidazione al palato che lo rende perfetto anche sul gelato, non solo sui biscotti di Prato e pasticceria secca.
Tra i 5 posti da visitare a Firenze su L’Express
Un’emozione bellissima e uno stupendo regalo di Natale questo articolo di François-Régis Gaudry che elenca i 5 posti da visitare a Firenze per un intrigante itinerario enogastronomico della città “Du sandwich de rue à la maison trois étoiles, voici nos tables préférées pour croquer la capitale de Toscane”.
Gonet-Medeville Cuvée Athenais 2015 Ambonnay
Un insolito ma buonissimo rosso di Champagne, un pinot nero goloso e intrigante che scardina molte convinzioni sui rossi di questa regione spesso in effetti verdi e intricati. Grazie alla 2015 invece qui è un tripudio di frutta rossa e nera, note di ebanisteria nobile, tabacco e tocchi mentolati per un corpo lieve ma deciso, una dolcezza piena e succulenta, un vino perfetto per la cacciagione da piuma e la carne di maiale al forno.
Pranzo di Natale in casa Gori su La Nazione, Resto del Carlino e il Giorno a parlare di vini per le feste!
Un grazie speciale a Paolo Pellegrini che mi ha dato la possibilità di raccontare sul Quotidiano Nazionale il pranzo di Natale in casa Gori e di proporre alcuni abbianamenti intriganti per divertisi nei bicchiei a Natale…tutti vini sotto i 30 euro per non rimetterci nemmeno nel portafoglio… Partiamo dal menu che ormai in casa nostra è rito usuale.. (altro…)
Chianti Classico Fonterutoli 2016 Marchesi Mazzei
Un classico dei Chianti Classico come stile e impostazione che dai ruggenti anni 90 e 2000 con legno e speziatura importante ha saputo cambiare stile senza mai tradire la sua eleganza e personalità. Oggi ha il consueto bellissimo colore rubino e un frutto nitido e squillante di ciliegia e ribes rosso misto a lamponi e viola per poi spuntare su tabacco dolce e alloro ma è in bocca che si avverte davvero il cambio di ritmo.
Giovedi 20 dicembre in diretta dal Corriere della Sera a rispondere alle vostre domande sullo Champagne!
Dopo la bellissima citazione sul nuovo numero di Cook! del Corriere della Sera del mio sempreverde Manuale di Conversazione sullo Champagne (sempre disponibile su Amazon a 3,49€ in versione Kindle o 8,50€ in cartaceo) Luciano Ferraro ed io abbiamo deciso di dedicare proprio alla nobile bollicina francese lo spazio domande risposte in diretta Facebook che Luciano cura sulla pagina facebook di Corriere Cucina per questo giovedi 20 dicembre alle ore 17:30.
Valpolicella Ripasso Brigaldara Il Vegro 2016
Il vino più discusso della Valpolicella da quando Slowine ha bollato l’operazone Ripasso come una operazione commerciale senza radici sociali ed teologica nella regione. In effetti questo vino nasce dalla rifermentazione delle vinacce di Amarone allorché il Valpolicella d’annata, viene messo a contatto con le vinacce d’Amarone che avendo ancora zuccheri al loro interno innescano una nuova fermentazione. Grazie alla fermentezione si arricchisce la struttura del vino e cede note d’appassimento che vanno a caratterizzare fortemente il vino. Ben esemplificato da questo Vegro con naso dolce e molto amareggiante compresa dolcezza sussurrata, in bocca è vino di struttura che trova il suo punto di forza nell’equilibrio in bocca e le sue note speziate di tabacco anice e vetiver. (altro…)