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Cremànt de Bourgogne Extra Brut 2018 Chartron et Trebuchet

Ecco un metodo classico dalla piacevolezza immediata per via di un un dosaggio particolare fatto solo per l’Italia (ovvero particolarmente ridotto quasi zero ). Il naso racconta di agrumato ben definito e leggero floreale misto a noccioline e lieviti mentre il sorso svela uno chardonnay incalzante e piacevolissimo con anice, menta, croccantezza, piacevolmente sapido e profondo con lunghezza e saporosità intrigante, quasi al livello di molti champagne di ingresso ma alla metà del prezzo.

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Sabato 6 Novembre La Borgogna torna in Trattoria!

Torna un appuntamento che non ci facciamo mai mancare… Oltre al venerdi 5 novembre sera (già soldout da mesi) andiamo in tavola anche sabato 6 novembre con l’evento speciale Borgogna Mon Amour. Oggi si sa che con pinot nero e chardonnay non è facile bere bene a prezzi interessanti ma non continuiamo a provarci… Ecco a voi una serata (o una pranzo) che rievoca piatti e sapori di Beaune e dintorni con 5 vini che non dimenticherete e un menu speciale alla francese del nostro Paolo Gori.

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Givry Blanc 1er Cru Crauzot 2015 ­ 2015 Domaine Ragot

La famiglia Ragot è presente da 1760 a Mercurey anche se poi hanno passato la sede principale a Givry alla fine del 1800 quando nasce appunto il Domaine Ragot. Oggi sono Nicolas e il padre Jean Paul che vinificano le uve da un totale di 9 ettari di cui i tre quarti hanno più di quarant’anni di età. Questo Crauzot nasce da 0,2 ettari di chardonnay su suolo calcareo di età media piuttosto giovane ma capace di grande prestazioni. Vinificazione termocontrollata in fusti da 400litri per un terzo nuovo ma prima con fondamentale macerazione a freddo. Naso esplosivo e cangiante che tiene testa al bel colore giallo paglierino con toni dorati sullo sfondo.

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Chassagne Montrachet 1er Cru La Maltroye 2015 ­ 2015 Domaine Heitz Lochardet

Armand Heitz riprende in mano il Domaine di famiglia dal 2012, un domaine nato nel 1980 con Brigitte e Christian Heitz con l’aiuto della maison Joseph Drohuin per le prime vinificazioni e che oggi ha cantina propria e vinifica ben 7 ettari tra rossi (Pommard e Volnay) e bianchi (Chevalier e Chassagne). Le vigne oggi sono oggi in biodinamica, un pallino di Armand cui tiene particolarmente, vinificazione attenta in legno e poi affinamento in bottiglia il più lungo possibile. Chassagne Montrachet è famosa per i vini più salati e austeri contrariamente a Puligny con la sua freschezza profumata e Mersault più solari e brillanati. Questo la Maltroie è première cru raro e intrigante che prende il nome dal latino“”Marturetum” che richiama il fatto che questa parcella si trova sopra un antico luogo di supplizio risalente al IV secolo dopo Cristo ma molto probabilmente usato anche come luogo di esecuzioni nei secoli successivi.

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Corton Charlemagne GC 2015 ­ 2015 Domaine Rollin Père et Fils

Dei quattordini ettari di vigna coltivata su cinque diversi comuni della Côte de Beaune il gioiello di Casa Rollin è forse proprio questo Corton Charlemagne dal Grand Cru che la leggenda vuole individuato proprio da Carlo Magno in persona. Siamo a circa 300 metri in quota nella collina con terreni marnosi. Quello dei Rollin è qui un approccio naturale con certificazione di sostenibilità TerreVitis e minimo intervento in campo e in cantina, solo la tanta passione e savoir faire di varie generazioni al lavoro a partire dalla casa di Pernand-Vergelesses uno dei due comuni che si contendono i grand cru Corton-Charlemagne . Questo Corton Charlemagne grand cru nasce da suoli calcarei e marne molto povere con la classica esposizione sud ovest con vigne di età media piuttosto elevata, attorno ai 40 anni.

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Bourgogne blanc Vézelay Elegante 2015 ­ 2015 Domaine La Crojx Montjoie

Azienda recente ma con le idee chiarissime, il Domaine La Croix Montjoie è nasce nel 2009 con Sophie e Matthieu Woillez, agronomi ed enologi, e prende il nome dalla croce situata al crocevia di Vézelay e Tharoiseau, tra lo Chablis e Beaune in una sorta di prologo della Borgogna più classica. I vigneti a Vezelay sorgono non lontano dalla chiesa di Santa Maria Maddalena, patrimonio UNESCO e classica tappa del cammino di Santiago. In totale sono 10 gli ettari di proprietà di chardonnay e tutti nel comune di Tharoiseau su una proprietà che riprende la fattoria del vecchio castello omonimo.

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Davide Moreau Bourgogne Rouge 2015

Un giovane talento Davide Moreau che dopo una serie di belle esperienze in altre cantine, nel suo domaine di famiglia è già in grado di far vedere cosa vale con i suoi vini di Santenay con il vino di ingresso che beneficia della grande annata e soddisfa appieno con la sua eleganza. Giancarlo Marino ce lo racconta con il suo inimitabile stile e profonda conoscenza della materia.

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Mercurey blanc 1er cru En Sazenay 2015 Domaine Tupinier Bautista

Manu Batista è già un grande di Mercurey e dal 2016 opera nella nuova cantina scavata nella roccia. Erede di una famiglia viticoltrice dal 1770 ha le idee chiare per il suo futuro di qualità. Questo En Sazenay nasce da suolo sabbioso argilloso e vigne di età media 50 anni per un totale di poco meno di un ettaro. 5mila bottiglie che nascono dopo 11 mesi di passaggio in barrique e regala note intense dorate e ricche che prefigurano il bellissimo naso con una componente gessosa e affumicate che esalta le componenti fresche di pesca e quasi tropicali che emergono in bocca o quando il vino prende qualche grado di temperatura nel bicchiere.

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Domaine Chevillon – Nuits St. Georges 1er Cru Les Cailles 2014

Un première cru di notevole importanza per Domaine Chevillon tra i tanti vinificati separatamente nel Domaine a Nuit St Georges. In particolare Les Cailles (il cui nome deriva dalla radice di “sasso” e non di quaglia come si potrebbe pensare) e  si trova a metà strada tra Corton e St Georges. Denis e Bertrand al comando del Domaine da qualche anno vinificano uve per più di 13 ettari nel comune e sono capaci di dar voce alle diverse sfumature nella AOC. Non fa eccezione questo Les Cailles, tra i tre vigneti migliori della denominazione, che con i suoi terreni ricchi di argille rosse, su rocce calcaree di età antica, dona ai vini che qui nascono potenza ed estrazione ma sempre e soprattutto finezza .

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David Moreau – Santenay rouge Cuvee “S” 2015

Un giovane di belle speranze che sta diventando una grande realtà borgognotta degno erede della tradizione di famiglia, ecco chi è oggi David Moreau diplomatosi solo nel 2009 ma già in grado di muoversi alla grande tra i filari di pinot nero e chardonnay per le proficue esperienze fatte in giro per famosi domaine della Borgogna e del Rodano, Romanèe Conti compreso. Grande rispetto per la vigna e l’uomo e l’ambiente, grappoli perfetti e selezionati che arrivano in cantina e macerazioni controllate continuamente per una estrazione sempre millimetrica. Questo Santenay “S” è dedicato ai nonni nasce dalla parcella storica al centro del villaggio ovvero Les Cornières, in pratica un premiere cru.

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