L’anno della consacrazione speriamo definitiva per Gabriele che con questo vino bissa il grande successo riscosso con la 2013 vincitrice al Gusto di Guidi e riesce ad accaparrarsi un 91 da James Suckling, il critico mondiale maggiormente legato al Valdarno e all’Aretino. Di certo però è innegabile apprezzare un ulteriore passo avanti di Gabriele nella definizione del suo syrah che qui assume connotazioni più Rodano che mai con un bel mix di note fruttate intense, quasi rossi e non solo di frutti neri di sottobosco, ben mescolati a quel tocco vegetale che rinfresca da sempre anche i più concentrati vini della Cote Rotie.
toscana
Voltumna Zeno Toscana IGT 2015
Il vino più conosciuto di Voltumna è questo “Zeno”, nato nel 2010 per voler unire sangiovese e pinot nero vinificati separatamente. Ma il risultato non era molto convincente e quindi Marzio ha pensato di invece di operare un taglio a livello di vino di cominciare ben da prima a unire le due varietà in maniera sinergica. Utilizzando la differenza di età di maturazione delle due uve si decide di vendemmiare il pinot nero nel suo momento (in genere fine agosto, quasi un mese prima del sangiovese). A fine fermentazione del pinot nero si raccoglie sangiovese in leggero anticipo su maturazione completa e lo si fa partire nel pinot nero a fine fermentazione.
Mezzavia IGP Toscana Bianco 2016 Malvasia e Trebbiano Gabriele Mazzeschi
Gabriele Mazzeschi ci racconta la storia della sua azienda e ci introduce il suo bianco della casa. Un classico vino bianco da contadino ma con la sensibilità e la bravura di una ragazzo preparato umile ma ambizioso come Gabriele Mazzeschi. Malvasia e Trebbiano come la ricetta classica del bianco toscano con lieve passaggio sulle fecce a dare corpo e struttura oltre ad un bel frutto e gradevolezza. Naso semplice e floreale, tiglio e biancospino, pera e tocco di agrumi.
Voltumna RiservaQ IGT toscana 2012
Il sangiovese “Querciolo” affinato una anno di più in legno e bottiglia in purezza rappresenta la sfida più importante di Voltumna su questa varietà fondamentale. Per trovare la massima espressione territoriale si porta maturazione del sangiovese fino alla prima settimana di ottobre, è sangiovese che cresce in luogo particolare umido in zona detta “buca” con molte nebbie e muffe nobili che spesso crescono sugli acini. Per questo vino non viene fatta selezione lieviti interni ma si cerca di far partire fermentazione del Querciolo con lieviti di buccia, molto più variegati di quelli in cantina i quali lieviti vengono fermati con zolfini e solforosa somministrata prima che parta fermentazione spontanea.
Voltumna Pinot Nero IGT Toscana 2013
La voglia di pinot nero è sempre stata grande a Voltumna e infatti le vigne sono del 2005. L’idea per questa etichetta, che è il pinot nero più importante sopra il Silene, espressione più semplice, è di realizzare un pinot nero gastronomico e di struttura usando vinificazione in acciaio e poi passaggio in legno. Inizialmente l’idea era di rimanere più leggeri ma un provvidenziale incidente di vinificazione ha fatto finire dei raspi nella fermentazione che hanno prodotto una bella struttura senza pesantezza e tannini legnosi, soprattutto perché rispetto alla Borgogna qui il raspo significa e matura in maniera completa.
La torta al semolino e cioccolato, patrimonio della Toscana!
Ci sono indubbi vantaggi a cavarsela in cucina. Io non so perché ma mamma Evelina si è sempre rifiutata di sfornate questa torta ai compleanni di famiglia: fedore, mille foglie, charlotte… ma mai la torta al semolino! Eppure ha tutto per essere amata. Lucida di cioccolato fondente, semolino dolce che ti ricorda sapori da bimbo e un po’ la Versilia e le spiagge con la nonna, la passeggiata di Viareggio col giocattolaio alla fine. Pasta frolla che tiene e quella fetta sempre un po’ piccola per la tua voglia. Oggi è un giorno un po’ blu, quindi c’è da nutrire un po’ del mio animo malinconico e chiamare ricordi sereni. Oggi mi sono cucinato quella torta di compleanno e ne mangerò finché ne avrò voglia… La trovate da Burde in trattoria nei prossimi giorni ma se volete farla a casa…è davvero semplice!
Sondraia Bolgheri DOC 2013 Poggio al Tesoro
Tra i “superiore” a Bolgheri più accattivanti e offerto ad un prezzo ancora pienamente abbordabile, è un vino che incarna la piacevolezza assoluta che può raggiungere questa denominazione a questi livelli. Un gioco divertente e curioso tra frutta di bosco, note balsamiche molto spinte e suadenti e un tappeto di macchia mediterranea fanno presagire un sorso di piena soddisfazione e l’assaggio mantiene tutte le premesse.
Voltumna Pinot Grigio IGT Toscana 2015
L’annata calda mette alla prova Marzio e Voltumna su questo vino e questa uva così importanti per l’Italia del vino nel mondo. Il consueto stilema del pinot grigio viene del tutto abbandonato con una vinificazione molto semplice ma senza estremismo tecnico. Non è mai stato dato troppa rilevanza al bianco in Toscana in genere. Vinificazione in acciaio, poca macerazione ma uva molto matura grazie a biodinamica garantisce succo e saporosità.
Voltumna “Marcello” Rifermentazione Ancestrale 2014 Sangiovese e pinot nero
Marcello è nato perché 2014 è stato freddo e umido e trovandoci alle pendici dell’appenninon sotto il Falterona abbiamo risentito molto del freddo. Avevamo sangiovese bloccati che non maturava e un po’ per scommessa e un po’ per far cassa abbiamo provato a vinificare in bianco il sangiovese e rifermentazione in bottiglia del mosto congelato. Invece di usare zuccheri e lieviti per far ripartire fermentazione usiamo mosto appunto scongelato a primavera che fa ripartire la seconda fermentazione in bottiglia.
Dedicato a Walter 2009 da Magnum IGT Toscana Poggio al Tesoro
Un’annata tosta e complicata la 2009 in Toscana con poche piogge, ondate di caldo e vari fenomeni anomali che hanno toccato tutta la regione. Meno colpiti di altre denominazioni, a Bolgheri si è lavorato bene ma comunque con prodotti con tanta concentrazione di frutto e una longevità non elevatissima.