vino

Begali Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2018

Lorenzo Begali è una delle più storiche e famose aziende produttrici di Amarone con radici nel borgo di Cengia, dal nome delle rocce che punteggiano la collina vicino le case del paese, nella Valpolicella Classica alle pendici della collina di Castelrotto, nel comune di S. Pietro in Cariano. L’edizione 2018 del loro Amarone “annata” ha ritmo e stile antichi ma una secchezza e piacevolezza di beva molto moderno. Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara sono assemblate a dare un vino di importanza non banale ma con equilibrio difficilmente immaginabile leggendo i 16,5% in etichetta.

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Castello Tricerchi Brunello di Montalcino 2018

Un’annata molto particolare la 2018 che a Montalcino ha diviso la critica ma che ha regalato tante soddisfazioni a chi l’ha saputa ben interpretare. Perfettamente nelle corde di Castello Tricerchi che da sempre persegue eleganza e bevibilità senza dimenticare gusto e struttura, la 2018 del suo Brunello è una prova maiuscola e di grandissima soddisfazione per come gioca con dolcezza e tannino, per come avvolge il palato regalando pizzicori e brividi balsamici mentre al contempo spande aromi di frutta cesellati e finissimi. (altro…)

Vigna La Villa Barolo Paiagallo Mga 2019 DOCG Fontanafredda

La nuova linea di Fontanafredda che esplora le MGA vede in questo Paiagallo una bella dimostrazione di come un BArolo possa essere pronto oggi molto presto con il nuovo clima di Langa più caldo e con stagione di maturazione modificata. Se saputa ben sfruttare i risultati in termini di equilibrio e piacevolezza possono essere straordinari come dimostra questo Paiagallo 2019. Poggia su terreni argillosi, con infiltrazioni di limo e sabbia ad esaltarne i profumi intensamente floreali e fruttati con aggiunta di incenso, chiodo di garofano. Il frutto è nordico con frutta di bosco nero e mirtillo poi note di piccantezza assortita insieme a belle tostature in equilibrio.

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Michele Satta Costa di Giulia Bolgheri Bianco DOC 2022

La prossima scommessa della Bolgheri DOC è sicuramente il bianco e visti i tempi, il clima e lo stato dell’enogastronomia in occidente la tendenza a investire sui vini bianchi è da accogliere in maniera positiva. Questo Costa di Giulia di Michele Satta mostra come James riesca a interpretare il territorio in maniera bilanciata con un occhio ovviamente ai bianchi bordolesi (che nascono da semillon e sauvignon e spesso hanno margini di invecchiamento quasi paragonabili ai rossi) e dall’altro alla costa toscana con i suoi richiami aromatici e il suo clima.

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Ca’Viola Rangone Langhe Nebbiolo 2021

Il Langhe Nebbiolo di Ca’Viola con questa annata prende un suo nome specifico a sottolineare ancora di più il legame con la terra dove nasce, proviene infatti dai Conti Rangone di Montelupo Albese, antichi proprietari delle terre dei vigneti. L’annata 2021 spinge benissimo e rende questo nebbiolo un portento di immediatezza , succosità e grazia senza esagerare in struttura e tannicità che pure si sente. (altro…)

Castello Tricerchi Rosso di Montalcino 2021

Se è vero che nei rossi di Montalcino è possibile leggere il territorio specifico che li vede nascere, è indubbio che in quelli di Tommaso Squarcia il versante nord emerge prepotente come non mai! Assaggiando questo Rosso della bellissima annata 2021 si sente proprio quel carattere un po’ nordico della bacca rossa tra ribes, lampone che si somma ad una fresca ciliegia matura più un tocco di mirtillo. A queste note si aggiungono sensazioni bellissime floreali e una nota quasi balsamica di eucalipto, sorprendente in un rosso.

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Venerdi 13 Ottobre Serralunga vs Gaiole in trattoria!

In scena in trattoria il prossimo venerdi 13 ottobre una sfida molto sentita tra due modi di lavorare la terra e il vino! Una serata dedicata a Serralunga  (d’Alba) vs Gaiole (in Chianti) significa assaggiare ed analizzare 2 Cru di Barolo a confronto con 2 Cru del Chianti Classico. Scopriamo differenze e similitudini tra vignaioli toscani e piemontesi in questa sfida di giganti tra le due parcelle di Fontanafredda La Delizia da Lazzarito e La Villa da Pajagallo e tra le due Gran Selezione Cornia e Montelodoli del Colombaio di Cencio a Gaiole.  Altitudine, “manico”, suolo, vitigno: cosa influenza di più il gusto del vino?

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Ca’Viola Barolo Sottocastello di Novello 2019

Un grande figlio del terroir di Novello questo Sottocastello di Ca’Viola che usa l’annata strepitosa per la migliore uscita di sempre di questo cru. Un comune più freddo di altri Novello che ha avuto una bella spinta qualitativa dal cambiamento del clima e che oggi in questo bicchiere mostra non solo frutto (ribes nero e rosso, ginepro, mirtilli) ma uno squillante floreale tra viola e rosa the uniti ad una punteggiatura speziata (chiodo di garofano, canfora) sempre maiuscola. (altro…)

Le Macchiole Bolgheri DOC 2021

Uno dei vini simbolo della denominazione è da sempre questo campione del territorio proveniente da una delle cantine storiche della denominazione. Le Macchiole produce questo Bolgheri dal 2004 da vigneti piantati dal 1998 in avanti a varie quote e su un mosaico di territorio che permette di esprimere alla grande le caratteristiche dei vari vitigni coinvolti ovvero merlot, cabernet franc, cabernet sauvignon e syrah. Affine per il 70% in barrique e per il resto in cemento con un occhio sempre rivolto alla bevibilità senza rinunciare a grandeur ed esplosività di frutto. Davvero difficile in un’annata favorevole poi come la 2021 non godere nel bicchiere.

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Venerdi 22 Settembre Barolo Brunello in Palagina!

Nel palcoscenico del Valdarno de La Palagina torna in scena la sfida di sempre tra Barolo e Brunello, sangiovese e Nebbiolo, Toscana e Piemonte. Due campioni del territorio che interpretano il sentire e il gusto moderno in annate stimolanti e di cambiamento climatico. Caviola e Castello Tricerchi nei bicchieri saranno l’accompagnamento ideale di un menu curato da Paolo Gori ed Eros Ghezzo che rievoca sensazioni profondamente toscane e spirito piemontese.

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