Il grande pinot nero di Les Riceys risuona alla grande in questo vino che ne mostra tutte le sfumature di sapore e croccantezza. Questo pas dosè nasce in origine per il produttore addirittura dosato a 8 gr/lt ma per l’Italia viene addirittura azzerato ma senza perdere complessità e grazia. Colore quasi rosa di bella intensità fa da preludio ad un quadro di frutta rossa bellissima tra fragole, ribes, lamponi e melograno, spezia e note tostate e una bella potenza materica ne caratterizzano il palato. Bellissima la cremosità della bollicina e i ritorni di fragolina, zenzero e pepe nero che lo animano a lungo. Ottimo da pasto e da carni anche impegnative. Nel nostro caso favoloso anche sui Testaroli alle Noci di Paolo Gori.
Andrea Gori
La Selvanella 2016 Chianti Classico Riserva DOCG
La 2016 stata un’annata celebratissima ma che soffre sempre dei paragoni con la vicina e altrettanto buona 2015. Valutarla qui senza altri anni 10 accanto è illuminante per capire come in realtà va annoverata tra le annate di potenza e ricchezza e per La Selvanella significa che il lato panzanese del cru si sente maggiormente. Bellissima nota di mora di gelso, ribes nero, prugne, amarene con tocchi di resine e castagno a far immaginare un inizio evolutivo promettente. Bocca pulsante viva, bel corpo fruttato con rivoli balsamici e tannici a dare un notevole equilibrio. Pepolino e salvia sul finale lo sfinano non poco rendendolo tutto sommato adatto anche alla pasta con il sugo di Prosciutto di Paolo Gori dove il duetto con gli agrumi del sugo e i ricordi dell’arancia nel vino funzionano benissimo.
Mangiare in Trattoria e restare in forma: la dieta da 1800kcal da seguire con noi!
Diciamolo chiaramente, la tradizione toscana non è nemica della linea, anzi: è amica del benessere! Quante volte avete pensato che mangiare in trattoria significhi necessariamente rinunciare alla dieta? Quante volte avete associato la cucina tradizionale fiorentina a un inevitabile aumento di peso? Nel corso degli anni sono tantissimi i clienti che sono riusciti a dimagrire Da Burde vogliamo sfatare questo mito una volta per tutte… (altro…)
d’Assolo 2020 IGT Toscana Tenuta l’Apparita
La 2020 è l’annata in cui tutti siamo stati chiusi in casa o all’aperto in campagna a contemplare la natura che si prendeva una pausa dall’uomo e nel vino si è sentito tanto. Una sorta di pacifica setosità e tranquilla sostanza fruttata nitida e pulsante caratterizza i sangiovese del 2020 e a Tenuta l’Apparita Paolo Tronci. ha saputo trasmetterla al vino.
Carmignano Villa Artimino Poggilarca DOCG 2021
La tenuta di Artimino nasce nel 1596 e già da prima in zona si facevano grandi vini. Continuano oggi la tradizione la famiglia Olmo con Annabella Pascale e Francesco Spotorno Olmo. La loro tenuta è immersa nei suoi 732 ettari divisi fra la provincia di Prato e quella di Firenze, con il fiume Arno che scorre nella valle ai piedi della cantina. Coltivata da sempre a boschi (è nata nel 1596 come riserva di caccia di Ferdinando de’ Medici) e vigneti (oltre settanta ettari con l’obiettivo di arrivare a cento nei prossimi anni) e circa 17.000 piante di olivo su terreni non sempre facilmente accessibili.
Barbocchio Barco Reale di Carmignano DOC Tenute Ceri 2022
Tenuta Ceri potrà essere l’ultima arrivata nella storia quasi millenaria del vino a Carmignano ma di certo ha già saputo farsi notare. Grandi profumi, eleganza da vendere, importanti investimenti in vigna e in cantina hanno permesso all’azienda guidata da Edoardo Ceri di ottenere il premio di rivelazione dell’anno da parte del Gambero Rosso e assaggiando questo Barco Reale 2022 si capisce benissimo il perchè di tanto entusiasmo.
Pasquetta con Burde! Vi aspettiamo lunedi 21 con il nostro brunch in Palagina
Venerdì 28 Marzo Tenuta l’Apparita, D’assolo in verticale
Inizia la primavera e torniamo ad approfondire il discorso sulla Tenuta L’Apparita, con il d’Assolo in verticale. La piccola grande chicca di Paolo Tronci da 43 filari 100% sangiovese a San Casciano nella sua prima verticale di tre annate 2018-2019-2020 accompagnato dal nuovo vino d’ingresso L’Or Già della tenuta e un Cremant de Bourgogne Carte noire d’eccezione.
Venerdì 21 Marzo La Primavera del Maiale con Slow food Firenze
Champagne Legret Millesimè 2008
Tanta intensità cromatica e molto estratto per questo millesimato 2008 di Legret con quasi 14 anni sui lieviti ben spesi. Colore quasi ambrato, note che spaziano dal frutto candito, pesche, albicocche, susine, datteri fino alle spezie di ginger, anice, rosmarino e note di sottobosco e funghi per concludere con tocchi di caramello, rhum e canna da zucchero. Bocca polposa ed umami, grandiosa negli abbinamenti, con un grande sigaro e con grandi piatti come quelli di Paolo Gori.