Andrea Gori
La glera, Valdobbiadene e il Bellenda Prosecco Metodo Classico Brut Rive di Carpesica 2016
Ecco un luminoso esempio delle possibilità della glera questo Prosecco superiore metodo classico che nasce dalle Rive di Carpesica, uno dei cru in cui è suddiviso il piccolo grande mondo del Conegliano Valdobbiadene. La famiglia Bellenda con questo prodotto rende omaggio ai primi 100 anni di storia del prosecco ovvero prima dell’autoclave e lo fa presentando un vino suggestivo fine ma non scontato che cresce con la temperatura con note di frangipane, albicocca, pera williams, canditi, agrumi, nocciole tostate e pasticceria .
I rosati della Cirò Revolution: Cataldo Calabretta, Romano e Adamo e Tenuta del Conte
Degustiamo insieme tre Cirò Rosè della nuova Cirò Revolution ovvero quelli di Cataldo Calabretta Viticoltore 2017, Cirò rosato Azienda Romano 2017 e il – Cirò Rosato Tenuta del Conte 2017
Podere del Nespoli 1929 Prugneto Romagna DOC Superiore Sangiovese 2016
Dalla valle del Bidente e da un terreno argilloso tipico della zona dai cloni più vecchi del vigneto di Prugneto, ecco un romagna sangiovese che strizza l’occhio al grande frutto classico della tipologia unendolo ad una sensibilità molto più moderna. Violaceo e luminoso, ha note di frutta carnosa tra mirtilli cassis ciliegie e cipria con note di cardamomo bergamotto e tabacco kentucky ad impreziosire il tutto.
Bradamante Albana e uve aromatiche Passito Podere del Nespoli 2016
Il retaggio dell’Albana passito si fa sentire forte in questo vino assemblaggio con altre uve aromatiche in versione iodata ferrosa e speziata. Podere del Nespoli rende omaggio al famoso personaggio del poema cavalleresco “L’Orlando furioso”, la guerriera cristiana simbolo di una donna forte ma anche elegante e romantica esemplifica bene il carattere di questo vino dolce mai arrendevole o troppo ruffiano.
Bistecca e Champagne Roger Coulon venerdi 25 gennaio da Burde!
Barolo Cannubi 2013 DOCG L’AStemia Pentita
Un’annata classica la definisce Mauro Daniele, enologo de L’Astemia Pentita di Cannubi a Barolo e in effetti la 2013 si è dimostrata affidabile e stimolante nei bicchieri con alcune punte di eccezionalità rimarchevoli. Ed è anche la classica annata dove l’equilibrio e la piacevolezza di questo vigneto meraviglioso vengono fuori in maniera inequivocabile. Rosa bulgara, incenso orientale, ribes rosso e nero, bergamotto, noce di cola, ginepro e tabacco stagionato aprono un naso armonioso e lussureggiante che non esce mai dal canone dell’eleganza.
I segreti della carne Calvana
La meraviglia della carne di razza Calvana del salumificio Mannori è stata apprezzata nei tagli di carne predisposte per il gran bollito misto della Trattoria da Burde lo scorso venerdì ma non è l’unico impiego dove la Calvana da il suo meglio. Sue Ellen ci racconta l’attività di famiglia e le particolarità della carne calvana che ogni giorno potete assaggiare nel peposo in trattoria.
Champagne Mandois Brut Zero
Uno splendido e pimpante, nitido e cristallino dosaggio zero che trova nel tempo (6 anni sui lieviti!) la quadra per una equilibrio perfetto questa nuova cuvèe di Claude Mandois a Pierry (non lontano da Epernay). Assemblaggio 50% Pinot Nero, 50% Chardonnay con doppia pressatura, fermentazione alcolica e malolattica e appunto affinamento in bottiglia per minimo 6 anni. Il vino è sontuoso con una freschezza limpida e cristallina dove emergono mandarini, kunmquat e tanti rimandi speziati e dolci che al palato grazie allo zero dosaggio si animano in un vortice di piacevolezze assortite.
Farnito Vinsanto del Chianti Doc 1999 Carpineto
Dopo qualcosa come 17 anni in caratello, probabilmente il tempo più lungo per un vin santo in commercio adesso, esce il 1999 Vin Santo del Chianti di Carpineto, frutto di un prezioso e certosino assemblaggio di uve malvasia e trebbiano maturate e affinate in caratelli sparsi tra Montalcino, Dudda (Chianti Classico) e Montepulciano, terra importantissima e famosa per la tipologia.