Da Comtes de Dampierre, una cuvèe esemplare per la Champagne con il suo 40% Pinot Meunier, 30% Pinot Nero e 30 Chardonnay. Colore vivido e chiaro, naso essenziale ma completo con rimandi nel floreale classico del meunier addolcito dal bel tropicale dello chardonnay e chiuso dal fruttato pieno e rotondo di un pinot nero non finissimo. (altro…)
Bevute
Letrari 976 Riserva del Fondatore millesimato 2000 TrentoDOC
Etichetta (e packaging) molto speciali per questa cuvèe che rappresenta l’eccellenza trentina secondo Letrari, cantina che, appunto, dal 1976 produce TrentoDOC di livello superiore. Un millesimato rotondo e sfaccettato con tutta la ricchezza dovuta ai 96 mesi sui lieviti ma soprattutto grazie alla grande ricchezza dell’uva di partenza, Chardonnay e Pinot Nero dalla Vallagarina e dalla Terra dei Forti. (altro…)
Bollicine francesi e dal Lago di Garda, Trebbiano contro Chardonnay?
Il confronto è improprio lo sappiamo ma trovandoci all’utimo God Save The Wine all’Helvetia Bristol nel mezzo tra i vini di Provenza e gli Champagne importati da Prestige la tentazione era forte. Ed è stato interessante notare due caratteri molto diversi ed entrambi con un suo preciso perchè. E scoprire anche vitigni poco conosciuti come il Groppello e il Marzemino, i vitigni rossi di riferimento per la riviera del Garda. (altro…)
Tassinaia 2006 Castello del Terriccio IGT Toscana
Primo “cru” aziendale e prende il nome da una collina ricca, appunto, di tane di tassi. Uvaggio paritario di merlot, cabernet e sangiovese, al naso è ovviamente quasi solo appannaggio delle bordolesi con tanta frutta di bosco e appena appena un lieve balsamico. (altro…)
Ceppeto Chianti Classico Riserva 2006 Mannucci Droandi
Un piccolo saldo di Merlot lo rende leggermente internazionale e finisce in questa fase un pochino sopra al sangiovese che pure ne costituisce l’impalcatura. Ma viene fuori soprattutto in bocca con la solita grande accoppiata acidità/tannino e una lunghezza di finale , elegante e fruttato nella ciliegia. (altro…)
Vini d’alta quota dalla Sicilia alle Dolomiti passando per la Grecia, su Business People di gennaio in edicola
In pieno inverno come siamo, è facile lasciarsi andare alle fantasie evocate dalle montagne, dalla sua idea di purezza, di maestosità, di naturalità incontaminata. Su Business People in edicola da oggi discutiamo le sue idee di salute, di forza e struggente malinconia che sembrano adattarsi benissimo all’idea della vite che da sempre ha provato ad arrampicarsi sulle vette e quasi sfidare i produttori a realizzare vini che riuscissero ad evocare le stesse sensazioni. (altro…)
Gewuerztraminer Bossi Fedrigotti Trentino DOC 2009
Tappo a vite e grande dinamismo fin dalla bottiglia. per questa azienda trentina in orbita Masi. Colore scarico leggero così come il naso tipico senza essere eccessivo. Lychees e rosa presenti ma non coprenti su gelsomino tiglio pesca e acacia. (altro…)
Barbera d’Alba Gepin ALbino Rocca 2008
Uno dei cru aziendali, questo dedicato alla Barbera che gioca già dal naso più su eleganza che sulla potenza. Rotonda e carnosa con frutta di bosco rossa e nera in bella evidenza, contornata da note di legno nobile, essenze pregiate e sandalo nel finale. (altro…)
Perrier Jouet Grand Brut Champagne
Da 59 diversi vini base, una cuvèe assemblata d’istinto ogni anno da Hervè Deschamps, soltato il settimo chev de cave della maison Perrier Jouet dal 1811, l’anno della cometa in cui venne fondata una delle maison più celebri. Del resto tenere sotto controllo tutte le variabili dei 60 ettari grand cru di proprietà e gli innumerevoli conferitori non sarebbe scientificamente molto percorribile… (altro…)
Rosso di Montalcino Pian dell’Orino 2008
Naso coccolante e tipicissimo, come è nella filosofia di Pian dell’Orino, viola e ciclamino, fragole e ciliegie, accenni di tabacco coerenti con il colore molto granato e vero. Schietto e vivace al naso, tanto ricco e polputo è in bocca con massa e corpo non prevedibili. (altro…)