Andrea Gori

Sommelier, giornalista pubblicista, scrittore e ristoratore da 4 generazioni a Firenze con la Trattoria da Burde di famiglia, fondatore del Dissapore Network e Intravino, i siti web più frequentati dell'enogastronomia italiana. Scrivetegli pure a burdedj[@]gmail.com

David Moreau – Santenay rouge Cuvee “S” 2015

Un giovane di belle speranze che sta diventando una grande realtà borgognotta degno erede della tradizione di famiglia, ecco chi è oggi David Moreau diplomatosi solo nel 2009 ma già in grado di muoversi alla grande tra i filari di pinot nero e chardonnay per le proficue esperienze fatte in giro per famosi domaine della Borgogna e del Rodano, Romanèe Conti compreso. Grande rispetto per la vigna e l’uomo e l’ambiente, grappoli perfetti e selezionati che arrivano in cantina e macerazioni controllate continuamente per una estrazione sempre millimetrica. Questo Santenay “S” è dedicato ai nonni nasce dalla parcella storica al centro del villaggio ovvero Les Cornières, in pratica un premiere cru.

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Brandini Barbera d’Alba DOC Superiore Rocche del Santo 2016

Tra i vigneti di proprietà della famiglia Brandini c’è anche un ettaro scarso a Barbera che viene dedicato a questa Barbara d’Alba Superiore che prende il nome dal toponimo Rocca del Santo. Il vino è ricco e intenso come si confa alla tipologia e il profumo fruttato di bosco è intenso e cangiante con una bella nota ricca di spezzatura naturale che va dalla vaniglia al pepe passando per note mediterranee di macchia e tocchi balsamici.

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Cantina della Volta Christian Bellei 2013 Lambrusco di Sorbara Bianco Metodo Classico

Una delle ultime etichette arrivate da Cantina della Volta mostra forse il lato estremo in leggerezza e semplicità. Una pressatura delicatissima che libera il lato soft cremoso e delicato del Sorbara in maniera inedita e splendida. Note fresche e floreali, agrumi e menta con tocchi di tè verde, timo ed erbe di campo.

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Fontemazza Vinsanto 2009 Valdichiana DOC Gabriele Mazzeschi

Da caratelli murati come vuole la tradizione ma soprattutto con la “madre” del Vin Santo del bisnonno, il padre del Commendatore Giovanni Mazzeschi ecco un prodotto superlativo che ha la magia dei vin santo della zona di Montepulciano. Grassezza e acidità in una sublimazione di gusto dolce ma mai esagerato, naso di noci e frutta candita, palato che appassiona e diverte con quel tocco di ossidazione e acetica che ravviva di continuo la beva. Su pasticceria secca e sulla torta locale di Pasqua, dolce ma non troppo, ovvero la Ciaramaglia di Paolo Gori.

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Syrah Commendatore Igt Toscana 2011 Gabriele Mazzeschi

Seconda annata di produzione per Gabriele Mazzeschi che comincia a prendere le misure del Syrah dedicato al nonno ma incappa in un’annata calda e complicata in Toscana come la 2011. I risultati al naso tradiscono la stagione intensa con una nota surmatura ma comunque bella di frutta sotto spirito completata da pepe spezie e note esotiche ed ebanisteria.

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Domaine Chevillon – Nuits St. Georges 1er Cru Les Chaignots 2014

Famoso per i suoi vini ricchi concentrati e dal piglio selvatico ma sempre ammantato di eleganza, i vini di Nuits St. Georges sono sempre ad un passo dal rango di Grand Cru ma spesso rispetto a questo risultano ancora più accessibili e godibili. Il Domaine Chevillon esplora con i suoi vini gran parte di questa village dagli inizi del 1900. Oggi sono Denis e Bertrand che sono in cabina di regia del Domaine che vinifica uve per più di 13 ettari. Questo Les Chaignots proviene dalla zona nord del vigneto di Nuit St Georges con esposizione classica est, altezza 280 mt e da quasi 6 ettari di superficie con una pendenza media dell’14% molto impervio.

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Syrah Commendatore Igt Toscana 2015 Gabriele Mazzeschi

L’anno della consacrazione speriamo definitiva per Gabriele che con questo vino bissa il grande successo riscosso con la 2013 vincitrice al Gusto di Guidi e riesce ad accaparrarsi un 91 da James Suckling, il critico mondiale maggiormente legato al Valdarno e all’Aretino. Di certo però è innegabile apprezzare un ulteriore passo avanti di Gabriele nella definizione del suo syrah che qui assume connotazioni più Rodano che mai con un bel mix di note fruttate intense, quasi rossi e non solo di frutti neri di sottobosco, ben mescolati a quel tocco vegetale che rinfresca da sempre anche i più concentrati vini della Cote Rotie.

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Venerdi 20 aprile Bistecca Fritta e Gabbro di Montepeloso! I piatti di Paolo Gori e i vini della Val di Cornia in trattoria

Eccoci pronti per la bella stagione! Il prossimo venerdi 20 aprile andrà in scena una serata per appassionati di Maremma, grandi spazi, grandi vini e piatti da leggenda. Fabio Chiarelotto e la sua immaginifica azienda Montepeloso in Val di Cornia a tavola con noi ci racconta il sogno di una tenuta in Maremma capace di restituire le suggestioni della Francia del sud con accento toscano tramite i suoi vini. Dal bianco e dall’ A Quo al sontuoso rarissimo e prezioso Gabbro 2010 passando per l’Eneo assaggeremo tutte le sfumature di sangiovese, cabernet, merlot e montepulciano in questo territorio bellissimo. E in cucina Paolo Gori a grande richiesta vi porterà in tavola la bistecca fritta, stracci al cinghiale e una zuppa di pesce!

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La ricetta della scottiglia di carne bianca in Toscana con Paolo Gori

Inizio primavera con ricordi di Inverno ed ecco la scottiglia alla Toscana con pollo, faraona, maiale  e vitella con una nota piccante che richiama le origini casentinesi dei questo piatto. Un cacciucco di terra che esalta vini bianchi dalla potenza notevole come i grandi Borgogna ma non solo. (altro…)

Bordeaux 2016, i miei assaggi tra Rive Droite e Rive Gauche: i migliori Margaux, Pauillac, St Emilion, Pomerol e Pessac Leognan

Come ogni anno è stata una bellissima esperienza l’assaggio di tanti 2016 da Bordeaux, il meglio del meglio della produzione delle denominazioni principali raccolto insieme da Millesima per il Panorama Primeur Tasting. Si assaggiano i vini in un momento molto particolare della loro vita ovvero appena andati in bottiglia e per l’ultima occasione in cui si possono acquistare en primeur ovvero il momento in cui è forte l’influenza del legno ma anche un momento dove la qualità si percepisce in maniera molto più agilmente rispetto ai “veri” primeur vicinissimi alla vendemmia.   (altro…)