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Classico è : tutti gli eventi per conoscere il Chianti Classico sul serio 1-12 giugno 2011 tra Gaiole, Greve, Radda, Castellina e San Casciano

Se il Chianti Classico oggi ha tutt’altra considerazione presso stampa e soprattutto pubblico (il consorzio con più fan su facebook,  quota 40mila! e presente anche su Foursquare), è merito non solo della oggettivamente più elevata qualità media dei prodotti ma anche di una serie di iniziative (come appunto Classico è) ben pensate e mirate che hanno sempre cercato di non essere semplici “abbeveratoi” pubblici quanto momenti di crescita culturale per tutti, produttori, pubblico, giornalisti e anche semplici turisti in visita sul territorio. Sempre con piacere partecipiamo a questo calendario e dopo Radda nel 2009 e Castellina nel 2010 quest’anno sono a Greve con un Match di Improvvisazione Degustativa contro Leonardo Romanelli.

Ma è solo uno (e neanche uno dei più imperdibili) eventi che costellano il programma di questo anno! (altro…)

Enologo Resident e Guest: Lorenzo Landi e Luca Francioni a Rocca delle Macie #vinitaly

Come si lavora in tandem su un vino ? Vantaggi della collaborazione tra enologi nel Chianti Classico. Luca Francioni è praticamente da sempre in azienda ma recentemente l’arrivo di Lorenzo Landi ha permesso nuovi sviluppi all’interno della gamma dei vini di Rocca delle MAcie: ma non ci saranno gelosie e problemi di convivenza? Discutiamone con calma… (altro…)

Degustazione Olio Rocca delle Macie, come si riconosce il vero olio toscano #vinitaly

Nuovo packaging e nuova grafica molto chiara e illuminante per l’Olio Extra vergine di Oliva di Rocca delle Macie realizzato dall’agronomo Alfio Auzzi. Ne parliamo con Valeria Canu su cosa si vuole comunicare con l’Olio nel Chianti Classico e soprattutto quali sono le sue caratteristiche più importanti. (altro…)

Sergio Zingarelli: il vino italiano agli Italiani, prima di tutto Rocca delle Macie #vinitaly

Rocca delle MAcie in Italia e in Toscana, portare il territorio all’estero ma prima di tutto agli italiani che forse non lo conoscono davvero, ne parliamo con Sergio Zingarelli a Verona davanti ad un bicchiere di Tenuta Sant’Alfonso 2008, Chianti Classico. (altro…)

Rocca delle Macie tra presente, futuro e…la Riserva Chianti Classico 1997 (in doppia magnum)

Rocca delle Macìe è forse uno dei nomi che tutti conoscono nel Chianti Classico, principalmente per via della ubiquità della produzione, che in effetti è possibile trovare ovunque in Italia in negozi di ogni tipo. All’interno della gamma (esplorabile nel sito appena rifatto, dotato anche di un blog Rockablog) si intuisce una doppia anima, una volta alla tradizione chiantigiana e al sangiovese, e l’altra che esplora nuovi orizzonti con  però un gusto “Castellina” (in Chianti) che ritorna prepotente in molti vini aziendali. (altro…)

Elyane de Biron Comtes de Dampierre Champagne Brut

Da Comtes de Dampierre, una cuvèe esemplare per la Champagne con il suo 40% Pinot Meunier, 30% Pinot Nero e 30 Chardonnay. Colore vivido e chiaro, naso essenziale ma completo con rimandi nel floreale classico del meunier addolcito dal bel tropicale dello chardonnay e chiuso dal fruttato pieno e rotondo di un pinot nero non finissimo. (altro…)

Tassinaia 2006 Castello del Terriccio IGT Toscana

Primo “cru” aziendale e prende il nome da una collina ricca, appunto, di tane di tassi. Uvaggio paritario di merlot, cabernet e sangiovese, al naso è ovviamente quasi solo appannaggio delle bordolesi con tanta frutta di bosco e appena appena un lieve balsamico. (altro…)

Con Vento 2009 Castello del Terriccio IGT Toscana

Cambiamento di uvaggio che lo porta dal Sauvignon in prevalenza verso il Viogner, tra l’altro in grande aumento sulla costa toscana. Bel colore dorato e ricco di sfumature, naso tra l’acacia, la ginestra e il tiglio con albicocca ben definita e sentori marini ben presenti a certificarne la zona d’origine. (altro…)

Castello del Terriccio 2004 IGT Toscana

Vino bandiera in quanto ogni anno rappresenta la produzione della tennuta, lasciando al Lupicaia il solo compito di essere simile solo a se’ stesso. Sul castello del Terriccio si sperimenta di più, per esempio con tanto Syrah e petit verdot a dare una impressione di vino allegro, gioioso e mediterraneo come pochi. (altro…)

Lupicaia 2004 Castello del Terriccio IGT Toscana

Eccoci alla dimostrazione lampante che il Lupicaia, come i lupi nella zona del fiume omonimo, se ne sta acquattato pronto a scattare su. Il balsamico e le note di menta ed eucalipto classiche di questo vino sono evidentissime e nette adesso che l’imponente massa fruttata si è leggermente acquietata. (altro…)